Colonnine porto di Sciacca, Bono invoca intervento del Prefetto Romano
SCIACCA. Il consigliere comunale Calogero Bono si è rivolto al Prefetto Filippo Romano per la questione della mancata attivazione colonnine in zona portuale.
Bono ricorda tutti i passaggi burocratici, fin dal 2010, quando con un contributo dalla Regione Siciliana di 273.370 euro venne finanziata la realizzazione delle colonnine per la erogazione di acqua ed energia elettrica ad uso dei motopesca ed attività connesse.
Nel 2017 l’impianto è entrato in funzione per un periodo limitato e solo in alcuni giorni la settimana per consentirne la messa in prova. Dopo circa un anno, l’erogazione è stata bloccata al fine di procedere con la messa a regime attraverso la distribuzione delle chiavette ricaricabili mediante richiesta agli utilizzatori del giusto corrispettivo per l’utilizzo. “Da quel momento – scrive Bono al Prefetto – il buio più totale”.Il consigliere ricorda poi le varie interrogazioni rivolte all’amministrazione comunale e due giorni fa nel corso di una riunione in Comune che aveva ad oggetto la gestione del mercato ittico, ha anticipato alla amministrazione comunale che avrebbe scritto al Prefetto, aggiungendo che diversi operatori della pesca hanno riferito che le colonnine di erogazione di energia elettrica, se funzionanti, sarebbero potute servire nelle ore convulse dei soccorsi ai pescherecci che hanno rischiato di affondare.
Bono invoca l’intervento del Prefetto affinchè si possa finalmente porre fine a “una questione – scrive nella lettera – che è ormai diventata un vero e proprio atavico esempio di cattivo utilizzo di soldi pubblici e di mala amministrazione, nonchè un disservizio ad una categoria produttiva di rilevante importanza del nostro territorio”.