Colonna votiva del Dixmude in via Agatocle: quella transenna icona di un’inerzia vergognosa (fotogallery)

Le transenne collocate oltre un anno fa

SCIACCA. “Quanta importanza ha la storia? Sembrerebbe una domanda che profuma di nostalgia ma per chi, come me, si diletta spesso a raccontare e drammatizzare storie e leggende della nostra città, Il ruolo ed il rispetto per la nostra storia ha un valore assoluto. Torno su un argomento a me caro e che non trovo di difficile risoluzione; la colonna votiva commemorativa della tragedia del Dixmude che trova posto lungo il Viale delle Terme di Sciacca è transennata ormai da più di un anno”. E’ lo sfogo dell’ex consigliere Salvatore Monte al quale si aggiunge quello dell’intera città che non comprende come si possa lasciare all’inerzia  intervento di poco conto e non dispendioso. Ma, nel contempo, è il simbolo dell’inefficienza.

“Preoccupa, e non poco il fatto che, ad oggi, non si siano potute trovare “due lire” per mettere in sicurezza lo storico monumento segno di reciproco affetto tra noi e la popolazione Francese- chiosa Monte-. È triste vedere, in cima alla colonna, la statua della Madonna che osserva la città ed il Mar Mediterraneo che ai suoi piedi vanta una susseguirsi di transenne a delimitarne il perimetro. Quel luogo rappresenta un pezzo della Storia della nostra città, è un imponente ricordo di un uomo, Padre Arena, che se fosse stato in vita avrebbe probabilmente provveduto personalmente a risolvere il Problema”.

“Sindaco, assessori cosa state aspettando? Occorre dare priorità ai simboli identitari di una comunità, la mera filosofia che esalta la necessità di tutelare il patrimonio serve a poco, occorrono i fatti”, aggiunge Monte.

“Quella statua, issata in vetta al monumento, trovava posto nel muro di cinta del complesso monumentale delle Giummare e poi, per volere di Padre Arena, venne donata alla città e collocata dove oggi si trova. I fondi per una operazione di urgente manutenzione non mancano. La tutela del patrimonio gode delle economie derivate dall’imposta di soggiorno. Che dire? Speriamo bene”, conclude.