CODA DELLA VOLPE, EFFETTUATA GARA DI APPALTO. PRESTO INIZIO LAVORI

Lo ha annunciato il sindaco Fabrizio Di Paola dopo un contatto con il progettista dei lavori di consolidamento

I lavori di messa in sicurezza del costone di Coda della Volpe, nell’area termale, cominceranno a breve. Lo assicura oggi il sindaco Fabrizio Di Paola dopo avere avuto un ulteriore contatto con il progettista dell’intervento, Domenico Armenio.

Quest’ultimo, oggi al Dipartimento regionale rifiuti ma in precedenza al Genio civile, ha riferito che proprio nella giornata di ieri è stata definita la gara d’appalto e che sono quindi in corso le procedure per l’assegnazione dei lavori.

“Ho parlato pochi giorni fa ed anche ieri con Mimmo Armenio – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – l’iter com’è noto si era fermato a causa della presenza nell’area del costone dello scarico dei reflui termali. Con la sospensione delle attività termali e la realizzazione prevista di lavori alla condotta fognaria, è stato possibile rimettere in moto le procedure e giungere alla gara d’appalto gestita dal genio civile. Adesso manca poco alla definizione di questo importante intervento”.

La vicenda di un finanziamento di 800 mila euro concesso nel 2008 dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, e rimasto fino ad oggi inutilizzato, è stata portata ieri all’attenzione dell’opinione pubblica dall’associazione di promozione sociale “L’Altra Sciacca”.

La realizzazione delle opere di consolidamento della parete rocciosa, che è tanto suggestiva ma che da anni viene messa in pericolo dall’erosione, era stata bloccata proprio dalla presenza di uno scarico, quello degli impianti termali. Il progetto, redatto dal Genio civile, non ha più avuto seguito e non è stato possibile appaltare i lavori.

Il finanziamento per dare esecuzione all’importante intervento era stato reso possibile in seguito all’Accordo di Programma stipulato tra l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nell’ambito di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. Si era addirittura pensato che i soldi non fossero più disponibili, ma poi si è appreso che questo pericolo non c’era. Oggi il promontorio presenta diverse crepe pericolose e ci sono stati altri cedimenti.

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