Cna e Confcommercio di Sciacca contestano il recapito di avvisi Imu e Tasi riferiti al 2015
SCIACCA. Ieri le associazioni di operatori turistici, oggi anche Cna e Confcommercio di Sciacca reclamano rapporti tra imprese e Amministrazione comunale. Le due associazioni contestano con forza il recapito di avvisi Imu e Tasi riferiti al 2015.
A Sciacca gli operatori economici e si vedono recapitare gli avvisi da parte del Comune di Sciacca per tributi IMU e TASI relativi all’anno 2015 somme gravate da interessi e sanzioni riconducibili a tributi in parte pagati ma con lo scomputo relativo alla normativa vigente in quel momento.
Una situazione che Giuseppe Caruana e Giuseppe Montalbano, rispettivamente di Confcommercio e Cna, stigmatizzano in una nota. Il Comune chiede la differenza tra quello che si era pagato e la nuova rimodulazione fatta oggi a 5 anni di distanza, ritenendo il cespite non più come abitazione principale ma come abitazione secondaria, il tutto gravato da interessi e sanzioni.
Cna e Confcommercio lanciano un ulteriore grido d’allarme. Ritengono incomprensibile ed intollerabile quanto sta avvenendo in un momento di profonda emergenza economica. Chiedono all’amministrazione comunale di Sciacca di farsi carico di questa particolare criticità, dal momento che il pagamento riguarda nello specifico IMU E TASI di anni precedenti. Chiedono di fermare l’invio degli avvisi messi, nell’ottica del senso di responsabilità e in linea con il contenuto in materia previsto nel Decreto Sostegni, in procinto di essere firmato e pubblicato.
Chiedono all’amministrazione di prendere piena e reale coscienza della situazione generale in cui si trovano le imprese e che si assumano i provvedimenti del caso. “Non è il momento – dicono Caruana e Montalbano – di infierire ed accanirsi sulle imprese che sono ad un passo dal baratro”.