CNA CONTRO MUSUMECI: “I PROVVEDIMENTI PENALIZZANO ATTIVITA’ ARTIGIANALI”

“Decisioni politiche non ponderate, eccessive e di scarso buon senso rischiano di generare ulteriori danni all’economia del nostro territorio rispetto a quelli, già gravi, legati agli effetti devastanti innescati dalla pandemia”.

Cna Agroalimentare Sicilia torna all’attacco dopo l’ordinanza del presidente della Regione con la quale si dispone il divieto di svolgimento  dei servizi di consegna a domicilio la domenica e nei giorni festivi, ad eccezione dei farmaci e dei prodotti editoriali.

“Il Governo regionale – dice la Cna – si sia dimostrato insensibile alla richiesta  proveniente, con forza, dalle imprese che operano nel settore alimentare: ristorazione, produzione pasti caldi, gastronomia,  pasticcerie, pizzeria, focaccerie e rosticcerie. Tradotto in soldoni – aggiungono – si finisce per agevolare la grande distribuzione, perché di questo si tratta, a scapito delle piccole attività artigianali, di quegli esercizi di prossimità  che ci portano a tavola prodotti freschi e genuini nel rispetto anche delle nostre tradizioni”.

Secondo la Cna, questa ordinanza nasconderebbe il pericolo di creare da qui a domenica assembramenti davanti ai supermercati di una moltitudine di persone a caccia di prodotti da acquistare con le potenziali conseguenze del caso, e per di più si corre il rischio che anziani, che vivono da soli a casa, non potranno consumare per due giorni festivi consecutivi, solennità di Pasqua e pasquetta, un pasto caldo in quanto il servizio a domicilio viene incomprensibilmente negato.

Cna fa appello ancora al Governo, ma anche  a tutte le forze politiche dell’Ars, di maggioranza e di opposizione, affinché “prevalga il senso di responsabilità e si dia la possibilità a queste attività produttive di offrire, sempre nel rispetto della sicurezza e delle misure restrittive previste per i giorni feriali, un servizio fondamentale alle nostre comunità e di potere così lavorare”.