CIMITERO, TORNANO LE REQUISIZIONI DI LOCULI. MA UN’ASSOCIAZIONE DICE DI NO
Nell’era del coronavirus per i familiari di un defunto non c’è, almeno fino al prossimo 3 maggio, solo la sofferenza per l’ultimo saluto negato.
Al cimitero di Sciacca le bare in attesa di tumulazione sono di nuovo numerose. Il Comune è stato costretto a ricorrere di nuovo alle requisizioni presso le associazioni e confraternite che sono proprietarie dei loculi riservati ai soci. Una procedura che in passato ha determinato anche vicende giudiziarie quando dopo decenni i loculi requisiti non venivano restuiti.
E c’è il rischio che si torni in tribunale visto che il Comune di Sciacca ha di nuovo messo in atto le requisizioni e una delle associazioni oggetto del provvedimento ha già manifestato la volontà di non rispettare il provvedimento visto che dispone di loculi requisiti nel 1997 e non ancora restituiti.
Il dirigente comunale Michele Todaro dice che al momento ci sono 12 bare in attesa di tumulazione ed è stato fatto un provvedimento di requisizione di 16 loculi.
“La situazione dovreebbe tornare alla normalità entro un paio di settimane ci dice -”, mentre le agenzie di onoranze funebri sostengono invece che i defunti in attesa di un loculo sono invece oltre 20.