Cimitero, il degrado è una vergogna senza fine. Cento bare in attesa di una degna sepoltura

Con una lettera inviata al sindaco ma anche al Prefetto di Agrigento, i consiglieri comunali Brucculeri e Blò chiedono una intervento urgente per rimuovere la grave emergenza sanitaria e di igiene pubblica del cimitero di Sciacca. 100 bare in attesa di una degna sepoltura

SCIACCA- Il costante degrado in cui versa il cimitero di Sciacca non riesce a trovare una soluzione. Un luogo sacro che viene offeso costantemente dall’incuria ma anche dalla incapacità di dare una emergenza in grado di risolvere un gravissimo problema, ciò l’impossibilità di tumulare le salme.
I depositi rimangono pieni con circa 100 con feretri in attesa di una degna sepoltura, alcune da oltre due anni. “Basta farsi un giro all’interno dei depositi del camposanto o fra quelli che una volta erano magazzini o uffici non idonei o in vari locali dei cimiteri ed oggi sono stati trasformati in alloggi di fortuna per le bare”, scrivono i consiglieri comunali Brucculeri e Blò in una lettera inviata al sindaco ma anche al Prefetto di Agrigento. Uno “stato drammatico e che conferma le difficoltà, vissute da oltre tre anni, all’interno del cimitero di Sciacca. La situazione è grave e non ci sono misure strutturali. Non sappiamo per quanto tempo le bare saranno nascoste. Adibire i luoghi a disposizione a camere mortuarie non è infatti la soluzione e il Comune sta gestendo la situazione nel peggiore dei modi”, chiosano i due consiglieri comunali.

A rendere ad aggravare la situazione igienico-sanitaria sono le alte temperature stagionali, che hanno fatto riscontrare la fuoriuscita di liquido organico da alcune bare rendono l’odore insopportabile e le condizioni igienico sanitarie già oltre il limite della sicurezza e della decenza. “Ogni giorno, parenti dei defunti e il lavoratori che operano all’interno del cimitero, risultano conseguentemente esposti a fattori di rischio per la salute, per eventuali contaminazione di agenti biologici e chimici”, è evidenziato nella lettera.
Pericolo anche per i lavoratori comunali “sottoposti a continui rischi d’infortunistica e di contaminazione al possibile contatto e/o alla manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme, dalle attività settorie”.
Al cimitero le bare sono trasportate per tumulazione con mezzi non idonei, con il rischio che le bare possano cadere per terra durante il trasporto del feretro. “Analogo rischio può verificarsi anche nella fase alloggiamento della bara nel loculo che viene fatta con sollevamento con la forza delle braccia e non con mezzi idonei al sollevamento della bara (vedi carrelli elevatori). Non si comprende peraltro come dei mezzi acquistati per tale fine non siano stati mai usati e si trovano in uno stato di abbandono”.
Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, chiedono al sindaco di adottare provvedimenti anche contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare i gravi pericoli igienico-sanitarie del cimitero che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.