Cimitero al collasso, decine di bare “parcheggiate” in un magazzino
SCIACCA. Non è emergenza legata al coronavirus e nemmeno ai rifiuti, ma forse è stata trascurata ed è necessario prestarvi massima attenzione. Rischia seriamente di esplodere, a Sciacca, come scrive oggi “La Sicilia” nelle pagine provinciali in un articolo di Giuseppe Recca, l’ormai cronica situazione della mancanza di loculi e di tante salme in attesa di una sepoltura.
Al cimitero di Sciacca ci sono ad oggi 22 salme in attesa della tumulazione. In un magazzino le bare in attesa della tumulazione, alcune delle quali sono lì ormai da mesi. In un caso, si tratta di una donna saccense morta nel novembre del 2019. I familiari non hanno trovato un loculo comunale da acquistare e nemmeno uno in prestito da amici e parenti.
Di fatto, il problema è proprio quello della impossibilità di fare un acquisto visto che il Comune da anni non costruisce nuovi loculi. E non ne vengono costruiti di nuovi nemmeno dalle associazioni, quei sodalizi che negli ultimi anni sono venuti in soccorso dell’ente cedendo, ma solo dopo un provvedimento di requisizione, i posti spazi disponibili.
Oggi a Sciacca chi deve affrontare la morte di un familiare defunto e non ha un posto già pronto, è costretto a vivere un lungo periodo da incubo. Deve cercare un conoscente che ha un loculo o altro tipo di posto disposto a cederlo in via temporanea, oppure deve attendere che ci siano quelli comunali disponibili, ma dovrà aspettare almeno un altro anno. Da tempo l’unico strumento a disposizione dell’ente per trovare posti dove tumulare i defunti è quello della requisizione presso le associazioni e confraternite che hanno loculi a disposizione per i propri soci. Ma per evitare contenziosi nati dalle pratiche del passato, quando il Comune requisiva decine di loculi con un unico provvedimento per poi non restituirli e prestando il fianco a cause lunghissime che puntualmente perdeva, oggi si fanno le requisizioni in numero limitato, due o tre per volta. Ma non bastano a soddisfare il fabbisogno. In sostanza sono più i morti che i loculi requisiti, anche perchè adesso le confraternite si mettono di traverso e minacciano azioni legali conoscendo le modalità utilizzate dal Comune.
L’assessore comunale ai lavori pubblici, Roberto Lo Cicero, conferma che c’è una situazione di emergenza: “Stiamo tentando di accelerare l’iter per una proposta di project financing presentata da un privato – dice – un intervento purtroppo bloccato per via della necessità di modificare il progetto alle norme dei regolamenti comunali in vigore”.
Anche la mancanza di posti al cimitero è emergenza, acuita dalla carenza di personale in servizio in tale spazio pubblico. Una situazione di grave difficoltà che rischia di diventare drammatica tra alcuni mesi se non si trova una soluzione.