CHIUSURA TRIBUNALE: COMITATO DI QUARTIERE “RITACCO” NON MOLLA E INVITA ALLA PROTESTA COLLETTIVA
Il Comitato di quartiere Perriera e Via Lido “Antonio Ritacco”, torna a sollecitare l’opinione pubblica sul problema della chiusura del Tribunale di Sciacca. Il Comitato vuole ribadire la propria adesione alla iniziativa di protesta, che attualmente vede in prima linea gli avvocati del Foro di Sciacca e gli impiegati del tribunale.
“Il comitato Perriera chiede ai rappresentanti di altre forze e coalizioni sociali del nostro territorio di estendere il fronte della protesta, ad esempio, coinvolgendo le corporazioni di commercianti, artigiani, imprenditori, ecc.; ancora, associazioni culturali, e di carattere sociale, ecc., come è già successo con gli ordini professionali, accogliendo, l’invito di chi questa protesta la sta percorrendo da tempo. In questa fase, torniamo a ripeterlo con forza, diventa davvero importante un’estensione dell’informazione e della sensibilizzazione verso gli accadimenti odierni a tutte quelle componenti, che di fatto costituiscono l’anima e la struttura economica del distretto saccense: per dare un taglio più forte e fecondo ad ogni iniziativa del Comitato Permanente e dell’Ordine Forense”.
Inoltre, scrive il Comitato, ” è fondamentale, che la gente non si radichi nella errata convinzione che il problema della chiusura del Tribunale di Sciacca sia essenzialmente ed esclusivamente attinente l’Ordine degli Avvocati, che non coinvolga e non possa opprimere il resto dell’economia cittadina, che , al contrario, subirebbe un’ulteriore taglio e scadimento della propria direzione di crescita. Per questo oggiAggiungi un appuntamento per oggi, noi Comitato Perriera “Ritacco” volgiamo un appello accorato a tutte le associazioni e alla gente davvero attiva e efficiente del territorio, che si raccoglie in maniera giustamente critica e numerosa intorno ai canali di comunicazione democratica e libera, come la rete di internet e il gruppo Facebook dedicato al tribunale di Sciacca. L’ultimo forte appello vogliamo rivolgerlo ai politici, soprattutto i tanti (troppi) rappresentanti di questo territorio, a vari livelli, che spendono tante (troppe) parole senza reale significato, dimostrando, finora, un’impotenza colossale, più eloquente dei loro discorsi. Prova ne sia il fatto che nessuno di loro fosse presente alle riunioni del Comitato Permanente contro la chiusura del Tribunale di Sciacca, a meno di sporadici e imbarazzanti siparietti. Tutti assenti giustificati, pare, con la colpa di lasciare il nostro territorio di frontiera in pasto al “nulla che avanza”.