CHIUSURA TERME, ANCHE GIUGNO E’ ANDATO VIA. TUTTO TACE. DEL BANDO MANCO L’OMBRA, MENTRE L’ASP DEVE ANCORA “VALUTARE”

Forse il ministro Angelino Alfano dovrebbe ritornare a Sciacca e ritelefonare a Crocetta. Sciacca è l’unica zona d’Italia dove il telefono del Ministro dell’Interno funziona,come ha dimostrato la recente telefonata in occasione dell’inaugurazione del congresso del Rotary. Fatta quella telefonata venduta come caso risolto per le terme, tutto è tornato come prima, peggio di prima. Silenzio assoluto, le terme restano chiuse, gli stagionali nella disperazione per la perdita dell’occupazione.

La “geniale” pensata di affidare la gestione delle terme all’Azienda Sanitaria Provinciale doveva salvare la stagione estiva dalla chiusura degli stabilimenti. L’Asp non si è ancora pronunciata. Del resto, un ente pubblico è noto per la sua lentezza. E le terme di Sciacca sono nelle maglie della lentezza dal 1999, anno in cui fu emanata la legge sulla privatizzazione. Da allora solo chiacchiere. Con l’aggravante che adesso le terme sono chiuse.

Crocetta ha manifestato la sua inconsistenza a governare. Neanche la cosa più semplice è stata partorita: il bando per la manifestazione di interesse. Tutto tace, inesorabilmente. Tacciono tutti, in verità e non si sentono neanche i sindacati. Anche quella parte politica che aveva considerato “risolto” il caso.

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