CHIUSURA ORFANOTROFIO, NENE’ MANGIACAVALLO: “UNITI PER RIAPRIRLO”

“Fin dal tempo della campagna elettorale del maggio scorso ho avvertito l’esigenza di segnalare, anche all’Amministrazione Comunale del tempo, la paventata chiusura dell’orfanotrofio, rimarcando che era fondamentale, oltre che indispensabile, intervenire prontamente per evitare che le “contrattazioni” tra la Congregazione delle Suore Bocconiste e gruppi privati, di cui già allora si parlava, potessero svilupparsi fino ad arrivare a quel vergognoso epilogo cui abbiamo purtroppo assistito”. Lo afferma l’onorevole Nenè Mangiacavallo, intervento sulla vicenda esplosa in piena estate.

L’ex sottosegretario di Stato apprezza l’impegno dell’avvocato Francesco Micalizzi (principale sostenitore del mantenimento dell’orfanotrofio e delle attività in esso prestate insieme al Comitato per la Festa di San Giuseppe) che ha promosso una serie di “lodevoli iniziative per scongiurare la chiusura anche della chiesa attigua all’orfanotrofio ed a quanti, a diverso titolo, hanno pubblicamente sostenuto la riapertura della struttura e della Chiesa”.

Mangiacavallo evidenzia come “in casi delicati come questo il rischio che si corre è che, oltre i proclami, oltre le dichiarazioni di disponibilità ed oltre le buone intenzioni non si riesca ad andare per cui, onde evitare di fare un buco nell’acqua, sarebbe necessario individuare una strategia operativa e stabilire alcuni elementi fondamentali, anche in termini di assunzione di responsabilità”.

Mangiacavallo traccia alcune linee da seguire. L’arcivescovo di Agrigento, cardinale Montenegro, dovrebbe dovrebbe assumere l’impegno “di disporre, direttamente o indirettamente, la riapertura al culto della Chiesa di San Giuseppe”. Per quanto riguarda le istituzioni cittadine, Mangiacavallo ribadisce che il sindaco dovrebbe confermare quanto ufficialmente dichiarato nel corso di un dibattito pubblico svoltosi durante la campagna elettorale, e cioè che “mai avrebbe concesso variazioni di destinazione d’uso di quegli immobili e mai avrebbe autorizzato attività di vario genere da svolgersi presso l’orfanotrofio da parte di aziende private”.

Un compito Mangiacavallo affida anche alla Madre Generale della Congregazione delle Suore Bocconiste. “Dovrebbe decidere come continuare ad assicurare la presenza delle Suore a Ribera”. Mangiacavallo rivolge l’appello anche alle associazioni di volontariato, di servizio, alle forze sociali, ai rappresentanti del Clero, di “ costituire un fronte comune e determinato al fine di ottenere l’unico risultato auspicabile: fare riaprire l’orfanotrofio e fare dimenticare, al più presto, questa brutta storia”.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca