CHIESE ANCORA CHIUSE, IRA DEI VESCOVI
“Nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza”: lo fa sapere in una nota Palazzo Chigi che, ha precisato, ha “preso atto della comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana confermando quanto già anticipato in conferenza stampa dal presidente Conte”.
Secondo le ultime disposizioni contenute nel dpcm illustrato dal premier, ancora non saranno possibili le celebrazioni religiose ma ci sarà la possibilità di celebrare i funerali alla presenza al massimo di 15 persone.
La decisione non ha incontrato il favore della Cei: “Non possiamo accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto, la fede deve potersi nutrire alla vita sacramentale”.
Dura anche la presa di posizione di Avvenire, dopo gli annunci del governo sulla Fase 2. “Sarà molto difficile far capire perché, ovviamente in modo saggio e appropriato, si potrà tornare in fabbriche e in uffici, entrare in negozi piccoli e grandi di ogni tipo, andare in parchi e giardini e invece non si potrà partecipare alla Messa domenicale. Sara’ difficile perche’ e’ una scelta miope e ingiusta. E i sacrifici si capiscono e si accettano, le ingiustizie no”, aggiunge.
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