CHIESA SANT’AGOSTINO, PROBLEMI STRUTTURALI AL CAMPANILE E ALLA VOLTA DELLA NAVATA (fotogallery)
Un primo sopralluogo è stato effettuato lo scorso l’8 ottobre su richiesta del Comune di Sciacca dopo il crollo di alcuni frammenti lapidei dal campanile, fatto accaduto lo scorso 28 settembre a causa dei violenti eventi atmosferici (ci sono infiltrazioni di acque meteoriche per le piogge).
Parte della chiesa di Sant’Agostino, la cui costruzione iniziò nel 1753 e terminò nel 1792, è stata transennata. Anche la navata interna di destra è stata interdetta ai fedeli e delimitata con del nastro. Si pensa con preoccupazione all’1 febbraio, data di altissimo valore religioso per i saccensi per il “voto” alla Madonna del Soccorso. Si effettua un pellegrinaggio a piedi scalzi tra la chiesa Sant’Agostino e la Basilica della Madonna. Un rito religioso al quale partecipano migliaia di persone.
Dopo il crollo degli elementi del campanile , intervennero i Vigili del Fuoco del locale Distaccamento che, grazie all’utilizzo dell’autoscala, constatarono la provenienza dei frammenti e decisero di far collocare le transenne. I pompieri constatarono il distacco di alcuni elementi del campanile.
Ad effettuare il sopralluogo c’era l’architetto Bernardo Agrò, dirigente responsabile della S10.3 Sezione per i Beni Architettonici e Storico-Artistici della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento con i propri tecnici, Luigi Mulè in rappresentanza del convento “Istituto boccone del povero di Sciacca e l’assessore comunale architetto Calogero Segreto.
L’architetto Bernardo Agrò, sensibile alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e monumentali della nostra provincia (sua una lunga lista di interventi finalizzati prima al recupero e poi alla valorizzazione dei beni monumentali), è già al lavoro per definire l’iter progettuale per reperire i fondi e quindi, i tempi brevi, avviare il cantiere. La soprintendenza e la sua Sezione tecnica definiranno, pertanto, al più presto gli atti tecnici al fine dell’obbligato intervento del FEC (Fondo Edifici di Culto) per il tramite del Prefetto di Agrigento, organismo del Ministero degli Interni con autonomia giuridica, la cui missione è proprio la tutela e la conservazione dei beni architettonici di cultura sacra di proprietà dello Stato. Una procedura, questa, che dovrebbe accorciare di parecchio i tempi d’intervento per la chiesa di Sant’Agostino.
Nel corso del sopralluogo si è stabilito che il distacco di piccole porzioni del campanile è da “iscriversi a problematiche di natura strutturale” che devono essere accertate con un’ulteriore “sopralluogo in quota” nonché a già accertati guasti nelle coperture. A breve, dunque, sarà effettuato un altro sopralluogo per una “verifica generale del campanile, delle parti lavorate in tufo e di tutte le cornici”.
Filippo Cardinale
(Foto © Copyright Corrieredisciacca.it)