RIAPERTURA CHIESA DEL COLLEGIO GRAZIE ALLA PRESSIONE DI PAPA FRANCESCO
La pazienza ha un limite, e questo limite è stato abbondantemente superato tanto da far prendere carta e penna per scrivere una lettera inviata a Papa Francesco.
Nella lettera si lamenta la non riapertura della storica e monumentale chiesa del Collegio, edificio di culto annesso all’imponente convento dei gesuiti, poi diventato sede del Palazzo di citta’, dopo l’espropriazione dei beni di molti ordini religiosi.
La chiesa del Collegio, in via Roma, aveva subito dei danni e necessitava di restauro. Venne chiusa al culto molti anni fa. Poi niziarono i lavori per renderla fruibile. Lavori effettuati, completati. Ma la chiesa continua a rimanere chiusa.
Una memoria storica e religiosa della città negata ai fedeli. È qui che nasce la voglia di andare oltre la gerarchia religiosa locale e di interessare della vicenda diretttamente Papa Francesco, al quale è stato inviato un’epistola che spiegava l’immotivato stato di chiusura della chiesa che proseguiva nel tempo, nonostante fossero completati i lavori di ristrutturazione con soldi pubblici.
La risposta del Papa non si è fatta attendere. Conosciamo l’attivsismo del Papa e la facilità con cui alza la cornetta del telefono e interviene direttamente.
Sta di fatto che la curia di Agrigento ha ricevuto l’interessamento del Santo Padre, è da lì a cascata fino a Sciacca. La riapertura della chiesa del Collegio sarebbe stata programmata per il 22 maggio, Santa Rita da Cascia.
Il ricordo dei saccensi va anche ad un’altra storica chiesa, San Francesco di Paola in via Licata. Chiusa da oltre un ventennio, non si hanno più notizie.
La chiesa del Collegio è una delle più belle chiese di Sciacca per la grandezza, per l’eleganza e per la magnificenza dell’architettura (P. Bernardino Cusmano, Ricordi Cronistorici di Sciacca e della Sicilia). Sorge nell’area dov’era il palazzo di G. B. Perollo, che fu demolito per dar luogo alla costruzione. È dedicata a S. Giovanni Battista in omaggio al fondatore, G. B. Perollo, il quale per la erezione della chiesa e del Collegio dei Gesuiti donò quindici mila scudi. La costruzione fu terminata nel 1626 ma i lavori di rifinitura all’interno si protrassero fin verso la metà del ‘700. Fu aperta al culto dai Gesuiti nel 1615, mentre era ancora incompleta. Fu consacrata il 16 ottobre 1825 dal Vescovo di Siracusa, Mons. Giuseppe Amorelli.