CHI L’HA VISTO?

Il presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, mentre partorisce il suo movimento “Leali”, dimentica che esiste il nostro territorio

Mentre il presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, partorisce il suo movimento dei “lealisti”, questa parte della provincia agrigentina soffre della poca attenzione da parte dell’Ente provincia. Il presidente D’Orsi è tutto preso per l’altro versante agrigentino, e la sua azione politica è tutta mirata alla realizzazione di una pista di atterraggio di 1,5 chilometri da realizzare in quel di Licata. Non c’è tempo da dedicare a questo lembo di provincia che non solo rappresenta il dato statistico più significativo delle presenze turistiche (il soggiorno medio è di una settimana circa, contro il giorno e mezzo di Agrigento), ma segna anche eccellenze nel campo dell’agricoltura e della vitinicoltura, senza dimenticare il termalismo e la maestria della ceramica, con due significative realtà quali Sciacca e Burgio. D’Orsi è impegnato a creare il suo movimento, una sorta di serbatoio di voti a suo uso. Un movimento che “intende dare risposte al territorio sui temi come l’acqua, il precariato e la viabilità”.

Il presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, vive in un’altra realtà, e proprio oggi che a Sciacca si svolge una manifestazione per dire basta alle stragi sulla SS 115, ma anche sulla Fondovalle, egli continua ad essere “latitante” su un territorio che, invece, ha bisogno delle Istituzioni. Ci sarebbe piaciuto che D’Orsi, come si è impegnato per la pista d’atterraggio di 1,5 km a Licata, montasse la sua tenda anche a Sciacca, per dare sostegno a chi ha perduto familiari sulle strade insanguinate di innocenti. Ci piacerebbe avere un presidente della Provincia più presente sul territorio, su questa parte di territorio. Ma dobbiamo anche constatare, amaramente, che la gente saccense, le numerose compagnie teatrali locali, non riescono manco a usufruire di una teatro all’interno di un Istituto della Provincia, quale l’alberghiero. Di cosa parliamo, signor presidente? Non si vive di solo aeroplanino.

Filippo Cardinale