CHI FRENA L’INVESTIMENTO DI ITALIA TURISMO?

Il prossimo 9 novembre si celebra l’udienza fallimentare per il contenzioso Sitas-Italia Turismo. Ancora le terme non hanno consegnato l’autorizzazione alla transazione. A rischio l’investimento

La burocrazia è il peggior nemico dello sviluppo economico del nostro territorio e della nostra Sicilia. E proprio a Sciacca, terreno fertile di tale freno, vedi le peripezie del Golf Resort del Verdura, c’è un ulteriore eclatante esempio.

Il prossimo 9 novembre si celebrerà a Palermo l’udienza fallimentare del contenzioso Sitas-Italia Turismo. Manca ormai un piccolo passo a sbloccare una situazione che ha dato lo frenato l’investimento turistico di Italia Turismo e del gestore Sol Melià. C’è la transazione in corso che metterebbe il punto definitivo al contenzioso. Ma c’è anche chi, tra i creditori, dimentica degli adempimenti da compiere.

E’ il caso delle Terme, che è tra i creditori. Al Comitato dei Creditori non è pervenuta, ancora oggi, nessuna autorizzazione alla transazione. Tale adempimento dovrebbe espletarsi entro 15 giorni dalla data di investitura al Comitato dei Creditori dell’atto autorizzativo (avvenuto ormai 20 giorni fa). Ebbene, il 9 novembre si rischia di mandare tutto in aria, di far scivolare ancora i tempi con la deleteria conseguenza che il gruppo Sol Melià possa dire addio a Italia Turismo. La situazione è che Italia Turismo non intende ancora prolungare i tempi, anche perchè il gruppo Sol Melià è pronta a dire addio a Sciacca. I tempi degli imprenditori sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli della burocrazia.

Italia Turismo, dal canto suo, si sta adoperando senza risparmio di energie, lavorando sodo per mantenere l’investimento, ma tutti gli sforzi sembrano svanire di fronte al ritardo nel consegnare al Comitato dei Creditori una semplice autorizzazione alla transazione.

Dovrebbe essere cura della società termale correre al riparo. Lo facciamo noi del Corriere di Sciacca, che amiamo il territorio e il suo sviluppo, sollecitando il sindaco Vito Bono e il Presidente del Consiglio Comunale, Filippo Bellanca, i consiglieri comunali, a mettere in atto tutti i solleciti che la questione pone.

 

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