CGIL: “NULLA E’ CAMBIATO AL GIOVANNI PAOLO II. SI RICEVONO PAZIENTI E MANCANO FARMACI”

“Da quando è esploso il primo caso di Covid 19 ad oggi sembra che non sia cambiato nulla all’ospedale di Sciacca”.  Ne è convinto Franco Zammuto, segretario della locale Cgil, che sottolinea cone “nei fatti, dopo il caso della dottoressa colpita dal Covid, abbiamo assistito ad un polverone di interventi da ogni dove per affrontare il grave problema del focolaio”.

Per Zammuto, “il personale sanitario che opera nel nostro nosocomio, ad oggi, non ha ricevuto nulla che possa rappresentare quelle garanzie di salute e sicurezza necessarie per operare in tranquillità. Mascherine incluse. Il Giovanni Paolo II°, ancora oggi, riceve pazienti colpiti dal coronavirus senza che la struttura sia attrezzata per la cura di questa malattia e senza avere i farmaci”.

Abbiamo diverse volte scritto che al Giovanni Paolo II la situazione è difficile.  Il commissario ad acta, Alberto Firenze, invita a non alimentare allarmismo, ma continuano ad arrivare all’esterno segnali che la struttura non ha modificato l’organizzazione del lavoro, alla luce della situazione di emergenza.

Tanto che la Cgil oggi interviene, preoccupata che il perdurare della situazione “mette a rischio tutte le altre unità operative e sulla quale la direzione della Asp di Agrigento non ha assunto alcuna decisione”.

La Camera del Lavoro, interviene anche dopo aver ricevute notizie direttamente dai medici. Sottolinea la Cgil che “l’ospedale di Sciacca è forse l’unica realtà che non ha ancora realizzato una struttura per accogliere i pazienti colpiti dal coronavirus. Unica decisione assunta la nomina di un commissario ad acta senza alcun potere speciale che gli consenta di assumere decisioni di spesa e di interventi se non concordati con il Commissario ASP di Agrigento”.

La Cgil chiede “meno fumo e provvedimenti chiari e rapidi per garantire tutto il personale sanitario e amministrativo che opera nel Giovanni Paolo II° di Sciacca e con esso tutti i cittadini del territorio” e torna a sollecitare la nomina del Direttore Generale dell’ASP di Agrigento”.