CGIL: “NESSUNA STABILIZZAZIONE DA PARTE DEL COMUNE”
Secondo il segretario generale della FP CGIL, Alfonso Buscemi, “la proposta della fuoriuscita dal precariato dei lavori socialmente utili e passare al precariato dei contrattisti” avviene “ con cadenza ciclica, spesso in occasione di campagne elettorali”.
Buscemi, in una nota, rimarca che si sente “annunciare la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in forza al comune di Sciacca, ma dopo quindici anni siamo ancora qui a discuterne”.
“Oggi- dichiara Buscemi- abbiamo una proposta di contrattualizzazione per tre anni, cosa assai diversa della stabilizzazione; infatti, per stabilizzazione si intende rendere stabile il rapporto di lavoro, la proposta sul tavolo lascia l’incertezza alla fine del contratto triennale”.
Per il sindacalista “bisogna avere l’onestà di chiamare le cose con il proprio nome e i lavoratori devono sapere per decidere con serenità rispetto alle loro aspettative che il finanziamento da parte del Ministero è una tantum non ripetibile perchè vincolato alla fuoriuscita dal bacino dei Lavori Socialmente Utili, quindi non esiste nessuna norma che allo scadere dei tre anni consenta di avere ulteriori risorse da Roma”.
“Così come il Comune- continua Buscemi- non può fare rientrare nel bacino dei LSU i suddetti lavoratori, quindi, è un terno all’otto potere immaginare il futuro”.
“La politica – conclude Buscemi- non si può permettere di non dire queste cose, anzi, peggio, lasciare intuire che qualche onorevole domani provvederà, se qualcuno dovesse lasciare passare questo messaggio si assumerebbe grandi responsabilità morali d’altronde”.