CGIL: GIUSTE LE LAMENTELE DEGLI IMPRENDITORI TURISTICI, MA RISPETTINO I CONTRATTI DI LAVORO”
“Non capita spesso di assistere ad incontri pubblici sul tema del turismo a Sciacca che abbiano tra i protagonisti i maggiori gruppi imprenditoriali che hanno investito a Sciacca (Antonio Mangia e la sua FINTUR e Rocco Forte), ma le poche volte che succede è sempre la stessa solfa: gli imprenditori reclamano su qualche carenza del Comune. Sia chiaro, le loro non sono lamentele campate in aria: è giusto lamentarsi e chiedere la pulizia delle spiagge, i trasporti urbani o, per difendere la categoria, la paventata “tassa di soggiorno”; così come è giusto lagnarsi per le tante carenze di questa Città che non ha ancora capito che essere una “città turistica” implica qualcosa in più in termini di pulizia ed efficienza complessiva della Città”.
Inzizia così una lettera inviata dalla Cgil dopo le dichiarazioni rese nel corso del convegno sul turismo svoltosi sabato scorso. Franco Zammuto e Franco Castronovo poi continuano chiosando: “Ma le Aziende, oltre alle legittime richieste avrebbero pure qualche dovere, come quello di rispettare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e con esso orari, qualifiche, diritti o di consentire la libertà sindacale. Ed, invece, questi sono ancora tabù! La Camera del Lavoro di Sciacca, a circa due anni non riceve l’ invito a partecipare ad una qualunque contrazione che riguardasse i lavoratori sia dalla ROCCO FORTE, sia dalla FINTUR dell’imprenditore Mangia. Vorrà pur dire qualcosa. Chi ci garantisce che i rapporti di lavoro sono rispettati secondo i CCNLL? Perchè le parti sindacali non vengono mai convocate?: e questa non dovrebbe essere una preoccupazione solo nostra, e deprime vedere pubblici amministratori “lodarli” pubblicamente per il coraggio che hanno avuto ad investire qui! E’ possibile avere rapporti chiari e trasparenti? E’ troppo chiedere che chi viene ad investire qui deve impegnarsi a rispettare le Leggi e i Contratti? Far sentire a questi Lavoratori che la Città è dalla loro parte, che non debbono temere, che debbono potersi liberare di questo clima di soggezione, riteniamo che sia importante e sarebbe utile che gli Amministratori facessero quanto nella loro possibilità affinché si possa superare questa assurda condizione”.