CENTRODESTRA: “NESSUN INCONTRO CON IL SINDACO. IL SUO E’ UN PROGETTO FALLITO”
I consiglieri comunali del centrodestra, con una nota, spiegano le risultanze dell’ultimo Consiglio comunale (approvazione documenti finanziari e stabilizzazione dei precari) “per evitare che si possano ingenerare nella pubblica opinione e nella cittadinanza pericolosi equivoci”.
Sottolineano che si sono “visti costretti” ad agevolare l’adozione del bilancio di previsione e gli atti propedeutici “perché sottoposti ad un vero e proprio clima di ricatto, costruito sin dal mese di settembre, quando addirittura ancora la proposta di bilancio non era stata neppure esitata dalla Giunta”.
Il centrodestra rimane convinto che l’Amministrazione comunale “sarebbe stata capace di giungere alle estreme conseguenze, al punto da mandare a casa, immotivatamente ed illegittimamente i nostri ex LSU, qualora non fosse stato approvato il bilancio di previsione”.
Lo scontro con il sindaco Francesca Valenti è acceso: “Con la coscienza che ci contraddistingue dalla sua ostinata arroganza nel portare avanti un progetto ormai fallito che avrebbe dovuto farle rassegnare le dimissioni già da tempo , abbiamo assunto la determinazione di consentire, con l’abbandono dell’aula, l’approvazione degli atti e la conseguente stabilizzazione dei lavoratori”.
Il centrodestra sottolinea come “l’inesistenza di una maggioranza capace di supportare la sua azione politica, non poteva più essere procrastinata oltre e che il pretendere dall’opposizione di derogare alle proprie prerogative, con proposte presentate ad arte all’ultimo momento, magari immaginando scenari catastrofici, nell’ipotesi di mancata approvazione degli atti, non sarebbe stata più tollerata”.
In questo contesto “le sono state avanzate varie proposte, che però non avevano e non hanno il significato di una richiesta di coinvolgimento nella sua azione amministrativa, anche se è vero che da più parti, al fine di risolvere i suoi problemi, le è stato proposto un azzeramento totale della sua Giunta, al fine di consentirle una discontinuità con il recente passato ma che non aveva l’obbiettivo di vederci coinvolti bensì quello di certificare il fallimento del suo progetto politico con la nomina di una giunta di alto profilo distinta è distante dalle forze politiche presenti in consiglio comunale”.
Il centrodestra pone dei paletti e delle condizioni. La prima è che “venga ripristinata una condizione di regolare svolgimento delle sedute consiliari, con atti trasmessi per tempo e con questioni portate seriamente alla nostra attenzione. Se ciò accadrà saremo pronti a fare la nostra parte in Consiglio Comunale, come sempre con spirito costruttivo, guardando agli interessi della città .
Nessuna partecipazione con il progetto Valenti. “Non abbiamo invece intenzione di discutere con la sua parte politica di assetti e/o rimodulazioni di Giunta. Non ci interessano neanche le grida di allarme di chi utilizza strategie politiche primitive dettate dai soliti appetiti politici. Dovrà essere lei allora a trovare la soluzione alla crisi della sua compagine politica e dovrà essere lei a provare a ritrovare una maggioranza consiliare”.
Nessuna intesa. “Con noi sul piano amministrativo e programmatico, ma soprattutto sotto il profilo di un conivolgimento nella sua azione amministrativa, non potrà esserci alcuna intesa. Forse, in questi giorni di convulsa ricerca di aiuto da parte sua e dei suoi assessori e consiglieri, è stato completamente dimenticato che noi apparteniamo a quella classe dirigente che ha amministrato la città nel precedente quinquennio e che avete bollato con lo slogan “maipiùcinqueannicosì”.
“Altri due anni di amministrazione senza maggioranza, di stallo ed inefficienza, di improvvisazione ed inadeguatezza, non potrà più essere sopportato dalla città. Quella stessa città che già da tempo l’ha sfiduciata”, aggiunge il centrodestra.
Nessun incontro. “La nostra chiara posizione politica non necessita di alcun incontro, tanto meno con le modalità che lei avrebbe voluto portare avanti, congiuntamente a tutti gli altri gruppi consiliari, compresi quelli della sua maggioranza”, conclude il centrodestra, rimandando in aula consiliare “un eventuale dibattito politico”.