Centrodestra: “Il sindaco mente sapendo di mentire e tace sulle manovre finanziarie della sua amministrazione”
SCIACCA. Il sindaco mente sapendo di mentire. E’ la sostanza della replica del centrodestra firmata non solo dai consiglieri dei consiglieri Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti Bentivegna e, ma anche dall’ex sindaco Fabrizio Di Paola e dagli ex assessori Bivona, Testone ed Emmi.
La replica arriva dopo che il sindaco Francesca Valenti ha affermato che la deficitarietà strutturale del Comune di Sciacca sono riconducibili a due debiti fuori bilancio, imputando la colpa alla precedente amministrazione Di Paola.
“Debiti-sostiene il centrodestra – per servizi comunque resi alla collettività, il cui importo è assolutamente ininfluente rispetto al problema di cui si sta discutendo ed il cui argomento non è attinente”. Per il centrodestra, il sindaco Valenti “vuol fare credere che nel periodo 2012/2016 siano stati compiuti chissà quali misfatti amministrativi, lanciando accuse infondate e gratuite, per poi chiedere la unità di intenti a tutte le forze politiche, anche quelle dell’opposizione”.
Stavolta, per il centrodestra è il punto di rottura ad ogni qualsiasi richiamo all’unità. Insomma, la Valenti amministri se ha i numeri, l’opposizione fa il suo ruolo istituzionale. Nel massimo della gravità della crisi politica che attiene la maggioranza, tanto da ridurla ad una cifra che arriva ad un terzo dei 24 consiglieri che compongono il Consiglio comunale, la linea di demarcazione si fa ancora più profonda, cassando qualsiasi richiamo velato sotto il “senso di responsabilità”.
Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti Bentivegna, Fabrizio Di Paola, Bivona, Testone ed Emmi, allora riportano “i fatti alla loro verità sostanziale, dovendo nostro malgrado fare qualche breve notazione tecnica.
Dichiarazione di Comune con deficit strutturale. Con la delibera n. 98/2020 di approvazione del rendiconto 2019 la Giunta Comunale ha dovuto dichiarare che il Comune è strutturalmente deficitario, in quanto sono stati sforati il 50% (4 su 8) dei parametri stabiliti dal D.M. 28.12.2018 emanato dal Ministero degli Interni. E’ la prima volta che il Comune di Sciacca ufficializza con atto amministrativo tale stato.
Disavanzo a carico dell’esercizio finanziario 2019. “Rispetto al passato- evidenzia il centrodestra, il parametro che ha determinato la deficitarietà strutturale, non è quello dei debiti fuori bilancio, bensì quello della sostenibilità del disavanzo a carico dell’esercizio 2019 (euro 997.131), che risulta essere maggiore dell’1,20% rispetto alle entrate correnti del comune (31.621.415,18), come d’altronde attestato, a pag. 9, nella stessa relazione sulla gestione, sottoscritta anche dallo stesso rappresentante legale del Comune”. Tutto ciò perché “con i bilanci 2017 e 2018 adottati ed approvati dalla Giunta Valenti la quota annua di disavanzo è stata aumenta di euro 506.601,68 nel 2017 e di euro 128.243,99 nel 2018”.
“Questo il dato tecnico tutto riconducibile a manovre finanziarie dell’Amministrazione Valenti”, chiosa il centrodestra.
Anticipazioni di cassa. “I parametri relativi all’anticipazione di cassa ed ai debiti fuori bilancio sono da anni sempre sforati e critici. Il primo perché altrimenti non si sarebbero potuti garantire i servizi essenziali, stante i ritardi nei trasferimenti e nella riscossione dei tributi ed il secondo in particolare perché tutte le amministrazioni, nel principio della continuità amministrativa, hanno adottato i relativi riconoscimenti, la gran parte dei quali, per gli importi più consistenti, hanno riguardato risarcimenti danni da incidenti stradali o eventi naturali, anche gravissimi”, rimarca il centrodestra.
Riduzione dei debiti fuori bilancio. “Durante la nostra Amministrazione- precisa il centrodestra- ne abbiamo riconosciuto e pagato un numero considerevole, riducendo l’importo complessivo da circa sette milioni di euro a poco più di tre milioni e mezzo. Ma nessuna amministrazione ne ha mai fatto oggetto di speculazioni politiche, come accaduto durante questa disastrosa esperienza amministrativa, perfino con accuse personali lanciate in Consiglio Comunale”.
La frecciata finale. L’intervista di ieri del sindaco rappresenta una pagina oscura e decadente della storia e della tradizione politica della nostra città, che dovrebbe far riflettere tutti coloro che, ancora oggi, pensano di continuare a sostenere questo progetto amministrativo ormai fallito e sepolto da tempo”.