Centrodestra a Catanzaro: “E’ il Pd che ha bisogno di una una revisione politica”
Una intervista rilasciata dall’esponente politico regionale al Tg di Rmk Tv farebbe emergere uno stato di sofferenza all’interno dell’amministrazione comunale
SCIACCA. Una intervista rilasciata al Tg di Rmk Tv da parte del capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro, nonché unico deputato regionale saccense, ha provocato la reazione dei gruppi consiliari dell’opposizione al consiglio comunale di Sciacca. Un intervento che, oltre ai riferimenti al decreto di finanziamento per i lavori al viadotto Cansalamone (come accade in questi casi tutte le parti politiche cercano di intestarsi i meriti dimenticando che ognuno, in egual misura, come atto dovuto ha fatto la sua parte nell’esclusivo interesse della città) quanto i passaggi che farebbero emergere uno stato di sofferenza all’interno dell’amministrazione comunale.
“Un’amministrazione – si legge nel comunicato stampa del centrodestra – fortemente influenzata dallo stesso Partito Democratico. L’onorevole, da un lato, suggerisce l’opportunità di fare un “tagliando” politico e prospetta un possibile rimpasto, dall’altro sembra dimenticare che il vice sindaco e un altro assessore (assente dalla vita politica ed amministrativa da mesi), che sono figure chiave in questa amministrazione, sono esponenti proprio del Pd. È surreale – aggiungono – che Catanzaro, pur sostenendo l’esigenza di una revisione politica, non rivolga queste stesse riflessioni al suo stesso partito, che è il principale attore della maggioranza in consiglio”.
I gruppi consiliari di opposizione invitano Catanzaro a riflettere sul proprio ruolo e su quello del Partito Democratico, che è parte integrante dell’attuale governo cittadino: “Non è solo il sindaco a dover fare un’analisi seria e ponderata sull’efficacia della sua amministrazione – concludono – ma anche il Pd, che ha evidentemente contribuito a determinare lo stato attuale delle cose. Il futuro di Sciacca merita una guida coerente, unita e soprattutto attenta agli interessi della comunità, e non la confusione che oggi emerge all’interno della maggioranza”.