C’E’ D&G, IL MATRIMONIO NON SI FA. COPPIA INIZIA AZIONE LEGALE

Non sempre i soldi consentono tutto, aiutano a vivere meglio si, ma, a volte come nel caso accaduto a Sciacca, creano scompiglio fino a imporre ad una coppia, che aveva programmato le nozze da due anni, il cambio della chiesa dove celebrare il matrimonio.

Una coppia di giovani saccensi, nel settembre del 2017, aveva scelto la Basilica della Madonna del Soccorso per celebrare le nozze programmate il 6 luglio 2019, cioè sabato prossimo. Data fissata con l’arciprete due anni prima. Nessun problema e la giovane coppia comincia a programmare il giorno tanto atteso, con tutti i sogni che porta appresso.

L’Ufficio dello Stato Civile di Sciacca fissa il periodo delle pubblicazioni, dal 7 al 15 marzo 2019. La coppia aveva già provveduto a far stampare gli inviti, a prenotare il viaggio di nozze e ad acquistare il biglietto, a prenotare la sala, a concordare l’addobbo della chiesa, in questo caso la Basilica del Soccorso e impegnare ogni servizio che il matrimonio richiede.

Sembra filare tutto liscio, almeno fino al 27 marzo scorso quando la futura sposa riceve una telefonata dall’arciprete il quale comunicava che la celebrazione del matrimonio non poteva effettuarsi per il 6 luglio 2019 (ore 16) per la indisponibilità della Basilica e del Comune di Sciacca che avevano, invece, preso impegni per l’organizzazione dell’evento privato, cioè la sfilata della casa di moda Dolce & Gabbana, proprio il 6 luglio 2019.

A quanto sembra, l’arciprete non era solo nel corso della telefonata, ma ci sarebbero stati il Presidente del Consiglio comunale di Sciacca e gli organizzatori dell’evento, la società FeelRouge Woolrdwide. Il Comune e la Basilica aveva messo a disposizione dell’evento di moda sia la Basilica che la piazza antistante, cioè piazza Duomo.

Doccia ghiacciata per la futura coppia di sposi che aveva programmato già tutto e non era disposta a modificare il programma nuziale.

Secondo la coppia, che aveva sollecitato il Comune, il sindaco e l’arciprete, avrebbe ricevuto un ulteriore indisponibilità rispetto alla loro richiesta di celebrare il loro matrimonio nel luogo dove era stato stabilito due anni prima. La coppia non avrebbe ricevuto più contatto né con il Comune né con la chiesa. Anzi, scopre che il Comune aveva patrocinato l’evento di moda con delibera della giunta municipale n. 34 del 26 febbraio 2019.

Per la coppia inizia un incubo, ma anche un periodo  di profondo stress. Nel contempo, riceve un ulteriore niet sia dal Comune che dalla chiesa. Sarebbe svanita anche una piccola possibilità proposta dalla coppia: anticipare l’orario. Ma non è stato concesso. Sarebbe stato compiuto anche il tentativo si spostare la celebrazione presso la chiesa della Badia Grande. Ma il niet arriva sia dal Comune che dalla Curia.

Alla coppia non è rimasto altro che spostare la celebrazione in un’altra chiesa. Ma anche ricorrere per le vie giudiziarie coinvolgendo il Comune, la FeelRouge Woolrdwide srl e la Curia di Agrigento. Per adesso si è accesa la negoziazione assistita.

Filippo Cardinale

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