CAUSE MILIONARIE CONTRO L’ATO, GIRGENTI ACQUE CHIEDE 30 MILIONI DI EURO
Causa milionaria intetata dalla Girgenti Acque contro l’Ato idrico agrigentinmo. La Girgenti Acque ha presentato due diversi ricorsi dinnanzi al Tar.
La causa più corposa è quella delle cosiddette “partite pregresse”: 25.352.000 euro. Secondo la Girgenti Acque la cifra dovrà conguagliare la tariffa applicata dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2011, periodo precedente a quando la stessa venne calcolata dall’Aeeg. Una richiesta di conguaglio che risale nel tempo, e lo stesso Ambito entro giugno 2014 avrebbe dovuto pronunciarsi, pare, innanzitutto quantificando le somme di queste “partite” o comunque valutando nel merito quanto avanzato dal gestore, al quale non è rimasto alla fine che presentare ricorso per tentare di recuperare le somme.
Ai 25 milioni, poi, si aggiungono altri 5 milioni di euro che la società chiede all’Ambito a conguaglio rispetto alle tariffe calcolate per il 2014 e il 2015. In tal senso la contestazione è rivolta al pronunciamento dell’Autorità per l’energia e il gas, e alle seguenti delibere del commissario straordinario dell’Ato di Agrigento e a tutta una serie di atti seguenti.
Questo perché, dicono alla Girgenti Acque, l’Autorità ha preso come modello di riferimento (non solo per Agrigento, ma per tutti) la tariffa il 2011, annus horribilis per la Girgenti acque, la quale quindi sostiene che i valori presi a riferimento non potranno che essere gravati da una sorta “sbilanciamento” che falsa il risultato finale.
Contro il ricorso della Girgenti acque si dovrà costituire in giudizio anche il Comune di Agrigento, che nella giornata di ieri ha disposto gli incarichi a proprio personale dell’ufficio legale.