CATANZARO: “IO LEALE, NON HO VOTATO MICCICHE'”
Quattro deputati del Pd, vicini a Renzi, hanno votato per Gianfranco Miccichè, Forza Italia, alla presidenza dell’Ars. Tra questi quattro nomi si era ipotizzato ci fosse anche il deputato neo eletto saccense Michele Catanzaro. “”Smentisco categoricamente ogni illazione che possa riguardarmi. Sono un uomo di partito leale, non certo un franco tiratore. Oltretutto, non avrei avuto alcun interesse di posizione a scegliere un candidato diverso dall’on. Di Pasquale, appartenente peraltro alla nostra stessa area politica”, dichiara in una nota Catanzaro.
“Non capisco, in ogni caso, quale sia il meccanismo secondo cui, sulla base di talune ricostruzioni politico-giornalistiche, saremmo stati proprio noi, e non altri, a far mancare i voti necessari”, aggiunge.
L’onorevole Catanzaro non si ferma a smentire, ma chiosa anche il PD. “Si abbia, piuttosto, il coraggio di dire che in questa vicenda ad uscire male è l’intero Pd, e questo deve fare riflettere, perché qui è in gioco l’azione di un partito, non certo quella di una singola corrente. E si abbia il coraggio di dire che situazioni come questa possono essere evitate solo in modo: abolendo il voto segreto. È questo quello che si vuole? Per me va benissimo”.
E sul voto di 4 franchi tiratori del PD, interviene anche la deputata nazionale Maria Iacono. “Il voto a sostegno della candidatura di Gianfranco Micciché da parte di quattro deputati del PD non solo appare una evidente e grave contraddizzione con quanto stabilito dal Partito , ma , a pochi mesi dall’ elezioni politiche, rischia di danneggiare la credibilità del PD stesso”.
Per la deputata, quanto accaduto mette “in luce la fragilità e la debolezza di un partito che ha il dovere di ritrovare le proprie ragioni , attraverso l’ assunzione di responsabilità e di una linea politica condivisa” e invoca l’esigenza di ribadire con forza ed urgenza la netta opposizione del gruppo parlamentare del PD al Governo della destra”.