CASO SORELLE NAPOLI, OGGI IN AUDIZIONE IN COMMISSIONE ANTIMAFIA

Saranno ascoltate oggi in Commissione regionale Antimafia le sorelle Irene, Anna e Gioacchina Napoli,  vittime di presunte intimidazioni nella loro azienda agricola a Mezzojuso (Pa). La vicenda è sotto i riflettori nazionali grazie ad un articolo,mesi fa, su La Repubblica, edizione di Palermo. Poi, costantemente se ne sta occupando la trasmissione “Non è l’Arena”su La7, condotta da Massimo Giletti.

Nei giorni scorsi, il generale dei carabinieri, Nicolò Gebbia ora in pensione, originario di Mezzojuso, testimoniando a un processo a Roma per diffamazione e parlando della latitanza del padrino Bernardo Provenzano, ha messo a verbale di avere appreso dal metropolita ortodosso di Sarajevo, in un incontro avvenuto nel settembre di 16 anni fa, che “il capomafia di Mezzojuso, Napoli, siccome aveva solo tre figlie femmine ed era anziano, faceva in modo che Provenzano fosse ospitato nel territorio di sua competenza perché si appoggiava all’autorità del boss visto che la sua veniva erosa dall’età anagrafica e dal fatto di non avere figli maschi”. Salvatore Napoli, classe ’26 e sposato con Gina La Barbera, morì a Mezzojuso il 5 gennaio 2006.

Intanto, sarà celebrata il prossimo 7 gennaio davanti al giudice di Termini Imerese l’udienza preliminare per la querela per diffamazione presentata dal sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, autorizzato dal consiglio comunale, nei confronti dell’editore de La7, del conduttore di “Non è l’Arena” e dell’ex opinionista della trasmissione Klaus Davi.

Sindaco e consiglio comunale si ritengono diffamati dalla trasmissione che da diversi mesi dedica uno spazio alla vicenda delle tre sorelle Napoli, proprietarie di un’azienda agricola con di 90 ettari di terreno tra Corleone e Mezzojuso dove coltivano cereali e foraggio. Irene, Gioacchina e Marianna Napoli dopo la morte del padre, nel 2006, dicono di aver subito minacce e intimidazioni mafiose per costringerle a cedere l’attività. Le tre donne hanno denunciato danneggiamenti, l’uccisione dei propri cani, sconfinamenti di vacche che vanno nei loro terreni.

Il sindaco di Mezzojuso sostiene di non aver mai avuto notizia dalle sorelle Napoli (una lavora in Municipio) di queste minacce e di averle apprese da un articolo di stampa alla fine del 2017.

Giletti in varie puntate della trasmissione si è chiesto come sia possibile che in piccolo centro come Mezzojuso nessuno sapesse delle minacce alle Napoli e soprattutto come facesse a non saperlo l’amministrazione comunale.