CASA ALBERGO PER ANZIANI, DAL PANTANO NON ESCE E RESTA A GUARDARE IL MARE

La quarantennale struttura di via Allende, da sempre chiusa, o meglio mai aperta, sta inesorabilmente immobile a guardare il mare, l’orizzonte come una speranza di approdo, di apertura, di respiro. Del resto, guarda il Mediterraneo, il mare della speranza. Il mare che dovrebbe traghettare da uno stato di vergogna allo stato della operosità, del beneficio per la città, per arricchire la medesima città di nuovi servizi. Ma, l’immobilismo a Sciacca è una radice che difficilmente si estirpa. Quaranta anni è la storia di una struttura rimasta dapprima incompleta, poi completata, e poi finita nelle maglie di un bando che ha creato problemi. Un anno e mezzo dopo l’affidamento formale della casa albergo per anziani dal comune di Sciacca alla cooperativa Arcobaleno, le procedure burocratiche si sono infilate in una sorta di imbuto senza via d’uscita. In verità, è più corretto scrivere che non sono mai uscite da un vicolo cieco.

Nel gennaio scorso si era giunti ad un punto dal quale si intravedeva una via d’uscita. Ma così non è. La vicenda, seguita dall’assessore Calogero Segreto, ora è nelle mani dell’assessore Carmelo Brunetto. Assessore che prende sulle spalle il carnevale pur in presenza di un assessore con delega specifica. Ora ha preso anche il peso di una patata bollente che non rientra nelle sue deleghe.

Risale a 8 anni fa il recupero dell’ultimo finanziamento regionale necessario da 3 milioni di euro per completare le opere. La conclusione dei lavori alla casa albergo risale ormai al lontano 2016. Un primo bando per la concessione a privati era stato disertato. Il successivo invece vide partecipare la sola cooperativa Arcobaleno, aggiudicataria della concessione con l’impegno di pagare al comune 50 mila euro l’anno. Una sessantina i posti disponibili per gli ospiti della struttura.

Ad oggi non si riesce ancora a chiudere il cerchio. E mentre a Sciacca la Cooperativa Arcobaleno è finita nelle reti che nulla consentono di fare, la stessa Cooperativa è accolta col sorriso a Caltanissetta dove è stata trasferita la comunità diurna “Azzurra”, quella che si occupa di riduzione del disagio minorile. Una struttura accolta talmente bene da essere stata già inserita nel piano di zona di quel territorio. Ancora una volta, specialmente a Sciacca, la storia rivela che nessuno è profeta in patria.

Filippo Cardinale


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