CARRISTI, NEGOZIANTI, RISTORATORI, ALBERGATORI, ESERCENTI, PREPARATEVI ALLO SCOSSONE FINANZIARIO:CARNEVALE FORTEMENTE A RISCHIO
Domani sera i numeri sono a vantaggio della bocciatura. L’opposizione dispone di 14 voti, l’opposizione di 16. Il clima è rovente, è auspicabile che alla fine prevalga “l’interesse della citta”
Un discorso è dire che dal prossimo anno il carnevale di Sciacca non si farà più, un altro discorso è dire che a 11 giorni dal primo week end di carnevale, esso viene stoppato.
La differenza è squisitamente economica. Ma si ha contezza di quante attività economiche si sono già rifornite di prodotti? Si ha contezza di quante prenotazioni nei B&B e alberghi saranno cancellate? Si ha contezza di quanti tavoli vuoti rimarranno nei ristoranti? Si ha contezza che c’è tanta gente che ha comprato i biglietti aerei? Si ha contezza degli sforzi dei carristi e dei soldi che hanno fino ad oggi anticipato? Si ha contezza di quanti soldi sono stati impegnati per pagare affitti di locali dove far preparare i gruppi con i balli?
La bocciatura del bilancio non va vista solo dal punto di vista della sfilata dei carri. Va vista essenzialmente su quello che comporta a treno già lanciato ad alta velocità sul tessuto economico.
La bocciatura del bilancio comporta anche lo stop all’erogazione di servizi verso la parte debole della città. Si ha la sensazione del danno che si procura?
Qui si è perduto il senso della misura, dell’equilibrio. E per essere chiari, le colpe sono da dividere. La maggioranza ha la colpa di aver portato in Consiglio comunale un bilancio con incredibili ritardi. La maggioranza ha la colpa di aver perso pezzi e di non aver più i numeri per garantire l’approvazione di atti amministrativi.
Ma l’opposizione non è immune da colpe. Rispetto alla situazione di ritardo di presentazione del bilancio e di gravità di una bocciatura che produce una quantità enorme di danno economico, dovrebbe dimostrare quel senso di responsabilità che ha sempre evidenziato negli interventi in Aula. Critichi senza remore la maggioranza, ma non renda la vita difficile a chi già difficoltà nel campo produttivo e commerciale ne ha fin troppe.
Se per fare un dispetto alla maggioranza reputa “responsabile” trascinare nel burrone tante attività, si accomodi pure.
Domani sera le sorti di svariate fasce sociali ed economiche della città dipenderanno dai numeri. L’opposizione ne ha di più, la maggioranza di meno. E’ auspicabile che il senso di responsabilità non passi attraverso la mera conta dei numeri di appartenenza; appartenenza di esclusiva radice politica.
Una domanda però è lecita: il bilancio quante facce ha? Diventa buono se il sindaco si dimette, o resta cattivo se non si dimette? Questo è il problema attuale di un Amleto rivisto e corretto in salsa saccense. E detto terra terra, tra i due litiganti, la città paga.