CARO TURISTA, SCUSACI….SE HAI SCELTO SCIACCA. MA SIAMO IN SICILIA DOVE LA BUROCRAZIA E’ PIU’ LENTA DI UNA LUMACA

Caro turista, apprezziamo molto la tua scelta di trascorrere le tue vacanze a Sciacca, terra meravigliosa, baciata dalla bellezza, dalla magnificenza del paesaggio, dalla sua storia, dal sorriso del Creatore. Ci troviamo sinceramente imbarazzati a presentarti la nostra Città in tutte le sue contraddizioni. Una città di mare che offre zero servizi per le spiagge, che troverai non dotate di parcheggi, privi si docce per scrollarsi la sabbia dai piedi.

Troverai molto difficoltoso accedere al mare, sai ai tanti titolari di case al mare non basta aver costruito quasi a ridosso del mare, ma preferisce allargare i propri confini fregandosene del diritto degli altri. Caro turista, sappiamo che hai speso e spenderai i tuoi soldi per goderti il soggiorno in una città di mare. Ma troverai spiagge impraticabili, come San Giorgio e Foggia. Sai, a novembre e dicembre la nostra città è stata colpita da due violenti nubifragi. Tu penserai che sono trascorsi diversi mesi da allora.

Tu penserai che in Giappone riescono a ricostruire centinaia di metri di autostrada in meno di una settimana. Saprai anche che una potente frana ha colpito un incrocio di un quartiere, sempre in Giappone. Dopo due giorni, è stato ripristinato tutto magnificamente. Qui siamo in Italia, con l’aggravante che tu ti trovi in Sicilia. Terra meravigliosa, paradiso descritto da tanti illustri viaggiatori. Ma questa terra meravigliosa ha un cappio. L’inadeguatezza di una classe politica che vaga all’interno del Parlamento più antico d’Europa. Una classe politica che, commettendo tanti errori di grammatica, riesce solo a proferire parole. Parole pompose che svaniscono nel nulla. Ma, caro turista, sei anche nella terra dove è cresciuta una burocrazia che è più deleteria della mafia. Pone ostacoli, impiega anni e anni per espletare una pratica. Disprezza le esigenze della gente, del territorio.

Caro turista, vedrai le spiagge di San Giorgio e Foggia ancora distrutte dagli effetti del nubifragio. Sono trascorsi mesi e mesi. Ma è così che la Sicilia va avanti. Potrebbe essere un paradiso. Non lo è per colpa di inetti. Aspettiamo i soldi dalla Regione e dallo Stato per risistemare i danni del nubifragio. Poi c’è anche la voglia innata di ricorrere le vie giudiziarie. Una sorta di sport nazionale.

E così, oltre agli effetti del nubifragio, constaterai anche quelli della carta bollata. Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti doveva partire dallo scorso febbraio. Prevedeva anche la pulizia delle spiagge, la scerbatura. Ma è tutto bloccato.

Vedi, caro turista, tutta quell’erbaccia che vedi attorno e in giro non è la forte passione per la protezione della natura, del verde. No, è la nostra incapacità a comprendere cosa significhi davvero fare turismo. Un’ultima cosa. Se soggiorni in centro storico e manca l’acqua non ti disperare.

Ora sta lievitando una moda diffusa a livello internazionale che è consigliabile farsi la doccia una volta la settimana. A Sciacca abbiamo anticipato tale moda. Ma solo per l’inefficienza di chi gestisce l’erogazione idrica. Buon soggiorno, caro turista. Vedrai che un giorno le cose cambieranno, anche qui. Quando? Lasciamo perdere.

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