Caro gasolio: le marinerie siciliane proclamano lo stato di agitazione. Oggi riunione a Sciacca

Porto di pesca a Sciacca

SCIACCA- La città della seconda flotta peschereccia siciliana ha ospitato le delegazioni delle marinerie siciliane per il grave stato di crisi in cui versano. Alla fine dell’incontro hanno inviato al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore Regionale  all’Agricoltura e Pesca una nota di richiesta urgente di incontro.

Erano presenti a Sciacca, oltre a quella locale, le marinerie di Porto Palo di Capo Passero, Pozzallo, Porticello, Trapani, Terrasini, Licata, Castellammare del Golfo, Scoglitti, Catania, Augusta, Termini imprese, Porto Empedocle, per fare il punto sullo stato di crisi delle marinerie siciliane, a causa del “caro gasolio” che ha raggiunto prezzi esorbitanti che di fatto hanno messo in ginocchio il settore già in crisi a causa del COVID-19 e della restrizioni della legislazione nazionale, regionale ed europea nel settore.

Le forti speculazioni adottate da parte delle compagnie petrolifere hanno triplicato, nell’ultimo anno, i costi delle singole imprese della pesca. Le marinerie riunite oggi, hanno proclamato lo stato di agitazione, con riserva di proclamare lo sciopero generale della categoria.

Nel corso dell’incontro,  sono state affrontate le ragioni della crisi del settore ed all’uopo è stato deciso di chiedere un incontro con il Presidente della Regione e l’Assessore Regionale alla Pesca per affrontare sin da subito insieme a loro le misure da adottare per combattere lo stato di crisi.

Nel merito sono state formulate apposite richieste da proporre alle Istituzioni Regionali e Nazionali. In particolare alla Regione Siciliana si chiede:
1. Le erogazioni delle indennità spettanti alle imprese di Pesca con riguardo all’immediato pagamento delle indennità COVID-19 di cui alla misura 1.33 le cui graduatorie sono già pubblicate da tempo;
2. La definizione dell’iter relativo al contributo “caro gasolio” di cui alla Legge di Bilancio 2022 per un importo di Curo 10 milioni;
3. L’avvio dell’applicazione dell’art. 32 dello Statuto della Regione Siciliana in favore delle attività produttive, tenuto conto che in Sicilia si raffina oltre il 40% dei prodotti petroliferi.

Le marinerie, per il tramite del Presidente della Regione, chiedono di attivare tutte le procedure necessarie affinché il Governo Nazionale riadotti un apposito decreto legge per una proroga del “Credito d’Imposta” anche per il Il” trimestre 2022 con un aumento della percentuale dal 20% ad almeno il 40% sul costo del carburante SIF, nonché le erogazioni delle indennità previste dallo stesso D.L. in favore delle imprese di Pesca, ed infine, il pagamento immediato del “Fermo Pesca Obbligatorio” relativo all’anno 2021.