CARNEVALE SENZA CARRI, LA PAURA DI DARNE NOTIZIA
In attesa del nuovo video satirico sul carnevale (è atteso quello del funerale) la città si chiede a quando l’annuncio ufficiale del ridimensionamento della manifestazione. Tutto sanno che nell’edizione 2012 i carri non sfileranno, ma nessuno di quanti hanno ruoli istituzionali e politici se la sente di diffondere ufficialmenmte l’ingrata notizia. Sperano in un miracolo dell’utimo momento, di quei miracoli che sono in una città di Sciacca possono accadere.
A parte le battute, la maggioranza politica che governa la città ha il vero e serio problema di riferire alla cittadinanza che per la prima volta nella storia la festa non si fa per problemi finanziari. C’è la paura a non intestarsi tale infausta decisione e rimanere a vita con il marchio del sindaco o dell’assessore che non è stato in grado di organizzare la sfilata dei carri allegorici. Ecco il vero ruolo e valore del nostro carnevale, punto di riferimento non solo festaiolo e godereccio, ma anche etico, morale e sociale.
L’assessore Michele Ferrara dopo aver detto che si continua a lavorare cercando aiuto tra i commercianti, con la lotteria e tra i politici regionali, ora dice che la festa non si farà ma che l’annuncio deve essere fatto dal sindaco. La decisione finale non spetta a lui ma alla… maggioranza, quella stessa maggioranza che si guarda in cagnesco su tutto, per poi mostrare una insospettata unità e forza di gruppo quando c’è da prendere una decisione unitaria e dividersi le fisiologiche critiche che la città rivolgerà dopo avere saputo che non ci sono soldi e il carnevale non si fa.
La verità è che anche in politica occorre avere il coraggio delle proprie scelte, felici o impopolari che esse siano. La scelta di non fare una manifestazione effimera come il carnevale e destinare le risorse economiche a cose più concrete dovrebbe rendere orgogliosi e proporre con coraggio la propria scelta. Ma il coraggio, chi non ce l’ha… non se lo può inventare…