Carnevale, quanta approssimazione. Le delusioni di un gruppo di 15 persone del milanese

SCIACCA- Riceviamo in redazione una lettera firmata da un nostro lettore che vive nel milanese e che si è programmata la venuta a Sciacca in occasione del carnevale. Un gruppo di 15 persone rimasto, però deluso, dal non svolgimento della festa in centro storico. Una lettera che pubblichiamo anche in funzione della descrizione deli costi che un turista si deve accollare per essere a Sciacca da una sede fuori della Sicilia.

Gentile dott. Cardinale , sono Roberto , un assiduo lettore del suo giornale. Le volevo farle i miei complimenti perchè grazie al suo ( e a quello di tutti i professionisti del Corriere di Sciacca) , riesco sempre a tenermi informato sulle novità di questo paese.
Premetto che non sono residente a Sciacca , perchè vivo e risiedo a pochi km da Milano. Ho però la fortuna di conoscere abbastanza bene la città e quando posso prendo l’ aereo e vengo a godere di quanto offre questa straordinario paese.
Tra queste , anche il carnevale. Ho partecipato come spettatore alle 3 ultime edizioni e anche quest’ anno , seguendo le notizie di questa testata , mi sono organizzato con famiglia e amici ( in tutto una quindicina) , per assistere al carnevale “ fuori stagione” nel centro
storico di Sciacca.
Faccio presente , che che venire a vedere il carnevale saccense è una spesa non trascurabile. Innanzitutto un parcheggio per l’ autovettura lasciata all’ aeroporto di Milano per 4 giorni. Poi il biglietto aereo ( in famiglia siamo in 4) da Milano a Palermo a cui va aggiunto un
transfert da Palermo a Sciacca , (perchè i pullman sono pressoché inesistenti , nonostante il sindaco ne avesse annunciato in conferenza stampa un potenziamento) e una prenotazione in una struttura ricettiva nel centro storico ( sede del carnevale) a cui vanno aggiunti 2
giorni di ferie , da prendere dal lavoro .
La stessa trama al ritorno , con l’ impossibilità di prendere il pullman alle Terme per aeroporto Falcone Borsellino ( Sciacca è l’ unico paese al mondo a vocazione turistica , in cui si decentralizza il trasporto pubblico e lo si sposta in periferia) e l’ obbligo di dover trovare un trasporto fino a via Lioni e poi in autolinea fino all’ aeroporto di Palermo , con volo fino a Milano e recupero dell’ automobile.

Fatto tutto questo excursus , ieri , vengo a conoscenza tramite mezzo stampa dello spostamento del carnevale dal centro storico alla Perriera.
Inizialmente ho pensato ad uno scherzo di carnevale da parte del sindaco Fabio Termine, ma poi ho capito la realtà.
Ad una settimana dalla manifestazione il sindaco si rende conto che non ci sono le condizioni per svolgere il carnevale nel centro storico.
Allora , caro dott. Cardinale , io che sono stato un amministratore locale e ad ogni organizzazione di eventi (minori rispetto a questo carnevale) , partecipavo a decine di riunioni con polizia locale , responsabili dei vari uffici , protezione civile , prefettura , responsabili dell’ organizzazione etc etc , non riesco a capire come un sindaco non abbia capito in anticipo che non ci fossero le condizioni per organizzare la manifestazione in centro storico.
Resto incredulo di fronte alla confusione, al pressapochismo, all’ inesperienza di un sindaco che dopo meno di un anno dalla sua elezione ha perso tutta la sicurezza che aveva manifestato in campagna elettorale.
Ma cosa faceva il sindaco alle riunioni , quando le parti in causa , esponevano le criticità del piano sicurezza ?
Subisco un danno economico perchè in 15 persone abbiamo prenotato il pernottamento nel centro storico per assistere ad una manifestazione programmata nel medesimo centro e che se avessimo saputo prima della delocalizzazione non saremmo venuti.
Sono solidale con tutte le attività del centro storico di Sciacca ( bar , pasticcerie , ristoranti e pizzerie in primis) che hanno investito economicamente per prepararsi alla folla di consumatori della festa e che ora hanno i magazzini pieni e le casse svuotate.
Concludo , caro dott. Cardinale , dicendo che , personalmente ho sostenuto moralmente la vittoria elettorale di Fabio Termine. Credevo che un ragazzo giovane , potesse portare alla città una ventata di freschezza politica , di voglia di fare , di grinta , di rivalsa.
In Fabio Termine , vedevo l ‘emblema di una nuova classe dirigente , che scalzava i vecchi politici parrucconi saccensi cui immobilismo politico ha paralizzato il potenziale di una città dalle straordinarie potenzialità per qualche decennio.
Mi devo ricredere.

Sciacca ha troppe partite importanti da affrontare , dalle terme , all’ occupazione, alla pesca , alla vocazione turistica solo per citarne alcune. Sciacca ha bisogno di qualcuno che non si faccia tirare per la giacchetta, ma di una guida sicura ed esperta.
Al sindaco eletto , consiglio di rinunciare già da oggi, alla delega al carnevale per manifesta incompetenza.
Caro dott. Cardinale, fortunatamente, non abbiamo ancora comperato i ticket per la manifestazione del carnevale delocalizzato e non lo faremo.
Spenderemo i nostri soldi mangiando e bevendo e andremo in spiaggia . Per i prossimi anni , a meno di 300km abbiamo Viareggio e Venezia.
Per noi il carnevale di Sciacca finisce qui . Per manifesta incompetenza e irrispettosità nei confronti dei turisti. 
Distinti saluti, Roberto.