Carnevale di Sciacca: l’amministrazione comunale contraria alla Fondazione: “Al Comune oggi costa zero”. Bellanca: “Termine vuole fare l’imprenditore”
SCIACCA. Per il Comune di Sciacca l’edizione 2024 del Carnevale ha prodotto 50 mila euro di utili: lo ha detto ieri sera il sindaco Fabio Termine nel corso della seduta consiliare che ha dedicato spazio alla richiesta di comunicazioni fatta dall’opposizione sul tema della creazione di una Fondazione di partecipazione. Il primo cittadino ha illustrato i dati dell’ultima edizione della popolare festa, affidata nella gestione e organizzazione ad una società privata. Il Comune com’è noto ha incassato il 42 per cento dei proventi del ticket, un importo di 150.629 euro a cui vanno sommati finanziamenti annuali da Regione per 60.700 euro e dal Ministero per 63 mila euro. In totale, dalla festa l’ente ha incassato un totale di 275 mila euro.
Il sindaco ha poi relazionato sui costi. Sono stati spesi 181 mila euro per premi alle associazioni culturali che realizzano carri allegorici, aumentati rispetto al passato; 5 mila euro per collaudo carri; 30 mila euro assistenza sanitaria; 2674 euro per televoto; 2800 euro per spettacoli centro storico, per un totale di 251 mila euro. Il Comune in questo carnevale, ma manca il costo degli straordinari ai dipendenti, avrebbe in questo modo un utile di 50 mila euro.
In merito alla Fondazione, Termine ha sostenuto che alla luce del fatto che il Comune di Acireale versa annualmente 590 mila euro e che lo stesso ente incamera proventi ticket e contributi regionali e nazionali: “A Sciacca oggi non spendiamo nulla – ha detto Termine – non abbiamo più bisogno di usare imposta di soggiorno che possiamo destinare a erogare servizi alla città. Abbiamo trovato un equilibrio importante, frutto di un percorso cominciato dai nostri predecessori”. Termine ha valorizzato le modalità che utilizza Sciacca, diverse da quelle di Acireale: “La Fondazione ha delle peculiarità – ha detto – ma è giusto valorizzare ciò che di buono si sta facendo, non trovo opportuno interrompere questo percorso. E poi – ha concluso – non immagino come trovare mezzo milione di euro da dare ogni anno alla Fondazione. Noi, paradossalmente, siamo avanti rispetto a questa situazione che ci viene proposta”.
Il consigliere comunale Filippo Bellanca ha replicato che la Fondazione apporterebbe invece molti più benefici alla festa. “L’amministrazione comunale ci ha fatto capire che è contraria alla Fondazione. Ed il sindaco vuole fare l’imprenditore del carnevale – ha detto rivolgendosi a Termine – mentre la Fondazione lavora tutto l’anno e può migliorare e fare crescere la festa. Ad Acireale dal prossimo anno il Comune non verserà nessuna somma. Il ticket ha portato il bilancio in attivo, ad Acireale hanno 300 mila euro di utili, la Fondazione può realizzare i capannoni che il sindaco ancora non ci ha detto come fare”.
Per il consigliere comunale Ignazio Bivona, il carnevale 2024 non è stato quello che ha valorizzato la storia della nostra festa: “Questo non è il vero carnevale – ha detto – il problema non è farlo a costo zero, ma come farlo. I numeri usciti quest’anno hanno detto che il carnevale è stato finanziato esclusivamente dai cittadini. Ad Acireale i residenti non pagano, ricordiamolo”. Bivona ha poi annunciato che sulla Fondazione si farà una proposta deliberativa.
Giuseppe Recca