Carnevale di Sciacca 2023 non a febbraio ma a maggio

SCIACCA. Non è ancora ufficiale. Ma è ormai evidente che a novembre inoltrato la macchina organizzativa del Carnevale di Sciacca 2023, da realizzare nel tradizionale mese di febbraio, non può più partire.

Il Carnevale di Sciacca, dunque a febbraio del prossimo anno non si farà. Ma la nuova amministrazione comunale non può certo fare saltare la popolare festa al primo impatto con questo evento. Dopo lo stop imposto dalla pandemia, gli operatori del Carnevale non capirebbero un nuovo anno di fermo delle sfilate dei carri allegorici, seppure si sia in presenza di tante altre incertezze, la prima delle quali è la vicenda giudiziaria scaturita nel 2020 dalla morte di un ragazzino caduto da una struttura in cartapesta.

L’amministrazione comunale in carica ha voluto già condividere un nuovo percorso con le associazioni culturali che realizzano i carri allegorici, in occasione di alcuni incontri si è parlato dei problemi legati alla sicurezza (dopo l’incidente la Questura imporrà prescrizioni che stravolgeranno le tradizionali modalità e forse la stessa sfilata nelle vie del centro storico) ma anche dei costi che lieviteranno.

Le maestranze hanno già fatto sapere che costruire un carro con i premi dei precedenti anni non sarà più possibile, che c’è stato un aumento vertiginoso dei materiali e che poi c’è sempre il problema storico della mancanza dei capannoni. Alcune associazioni probabilmente rinunceranno. Dalle riunioni interlocutorie è emerso soprattutto che non ci sono i tempi per fare tornare la festa a febbraio, che occorre più tempo anche per valutare la proposizione di quel ticket che era stato introdotto dall’organizzazione del 2020 affidata ad una società privata, fermata dopo un solo giorno di sfilate. Ma anche per pensare ad una location alternativa al centro storico. Ecco quindi nascere l’idea di un’edizione primaverile della festa, sia per avere più tempo sia per destagionalizzarla, proponendola in un periodo dell’anno in cui comincia ad esserci la presenza in città di turisti.

L’idea di massima era di farla ad aprile, ma probabilmente slitterà a maggio, nei due fine settimana successivi alla festività del “Primo Maggio”, confermando il ticket d’ingresso per i visitatori, unica possibilità per autofinanziare una manifestazione i cui costi sono elevatissimi. E sottinteso che si confermerebbe anche per la prossima edizione primaverile l’affidamento della macchina organizzativa ad un privato, lo stesso che nel 2020 aveva avuto assegnato questo compito attraverso una manifestazione d’interesse e un successivo contratto di tre anni.

Giuseppe Recca

Tratto da LA SICILIA