CARNEVALE DI SCIACCA 2015. GIA’ EROGATI AI CARRISTI ACCONTI DI 12 MILA EURO A TESTA

Si dice che il dirigente di settore abbia predisposto una lettera all’amministrazione comunale con la quale chiede di predisporre le dovute decurtazioni

La vicenda di una possibile decurtazione dei premi alle associazioni che hanno partecipato al Carnevale di Sciacca 2015, scaturita da una diffusa opinione che la qualità artistica non era delle migliori, resa d’altronde possibile da unan dichiarazione dell’assessore Salvatore Monte, porta ad approfondire alcuni passaggi del bando di partecipazione alla manifestazione. 

L’articolo 7 recita: “E’ fatto divieto alle Associazioni Culturali ammesse al concorso di utilizzare parti di carri allegorici già usate nelle precedenti edizioni del Carnevale di Sciacca, seppur rimanipolati ed opportunamente occultati da adeguati interventi. Ciò per evitare la ripetitività ed il deprecabile fenomeno del “riciclaggio”.  Gli uffici preposti vigileranno”.

L’articolo 9 recita: “Il mancato possesso dei requisiti e il mancato rispetto delle prescrizioni indicate nel presente bando, sono motivo di non ammissione al concorso o di esclusione dalla sfilata o di penalizzazione di carattere pecuniario”

L’articolo 13, sulle modalità e tempi per i pagamenti, è più preciso: “Lo staff organizzatore del carnevale di Sciacca 2015 avrà l’onere di vigilare circa il regolare avanzamento dei lavori per la costruzione dei carri, al fine di garantire l’allestimento delle strutture in tempi utili per lo svolgersi del carnevale e per garantire il pagamento degli acconti secondo il seguente schema: “primo acconto 6 mila euro entro il 15 gennaio, secondo acconto 6 mila euro entro il 5 febbraio”.

E’ ovvio che le somme previste per le associazioni sono adesso collegate al rispetto dei requisiti, ma ci si deve soprattutto chiedere se c’è stata la vigilanza da parte del Comune. Senza questo passaggio, sarà difficile tagliare somme in denaro ai partecipanti. Il Comune deve dimostrare che ci sono stati i controlli, sia nel corso della costruzione che all’atto dell’avvio delle sfilate. Se i due acconti sono stati pagati, come pare sia avvenuto, allora vuol dire che dalla vigilanza non sono emerse irregolarità. A meno che non ci sarà un intervento nel saldo, dopo la proclamazione dei vincitori.

Ecco cosa dice l’ex assessore Carmelo Brunetto, che in passato ha pure assistito associazioni nella veste di legale: “Il secondo acconto è stato erogato il 18 febbraio. …. quindi si presume che abbiano vigilato”. 

Si dice che il dirigente di settore abbia predisposto una lettera all’amministrazione comunale con la quale chiede di predisporre le dovute decurtazioni.

I carristi, intanto, mugugnano e mostrano in modo evidente la loro delusione. Loro hanno lavorato, si sono impegnati, forse qualcuno non aveva voglia di fare il carro ed è stato convinto all’ultimo momento, la sensazione è che nell’ultimo carnevale ci sia stata una sorta di società consortile che ha operato per mettere in piedi la festa, gestirla e costruire i carri. Non si vuole con questo scagliarsi contro quel gruppo di giovani che hanno fatto i salti mortali per garantire una festa che rischiava di non farsi. E’ stato commovente, la sera del rogo, sentire uno dei costruttori affermare che lui aveva fatto due carri e che ha lavorato giorno e notte per venti giorni. 

Ma, come si dice in questi casi, forse la gatta è stata parecchio frettolosa. 

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