Carnevale di Maggio, lo sfogo di Fabio Piazza escluso dalla squadra dei presentatori

SCIACCA. Quanta solidarietà social per Fabio Piazza, il noto speaker e operatore culturale saccense che nelle scorse ore con uno sfogo diffuso sui social ha manifestato il suo personale disappunto per non essere stato chiamato a far parte del gruppo dei presentatori del Carnevale di Sciacca di fine maggio. L’organizzazione non ha pensato a lui, seppure da parte del privato che per la prima volta ha in mano la festa ci sia stata un’attenzione a coinvolgere persone del luogo in vari settori.

Ecco le sue parole: “E anche quest’anno dó fastidio se salgo su quel palco. Ma che in questo paese si andasse avanti a simpatie lo sapevo già. Prendere un microfono e mettere due parole una dietro l’altra senza avere consapevolezza di ciò che si dice e farlo da diversi anni non vuol dire acquisire esperienza, ma questa è un’altra storia: vi ammiro, perché siete coraggiosi e perseveranti. E capisco anche che il vostro unico e solo obiettivo è ostacolarmi, far si che io non presenti nessuna serata. Pazienza, fortunatamente ho altro da fare, poi tanto ci saluteremo per strada con tanto di cuoricini !”

Nessun riferimento alle persone, ma è chiara la delusione per non essere stato coinvolto nel progetto Carnevale di primavera che quest’anno per la prima volta prevede un ticket d’ingresso e che per la prima volta è organizzato da un soggetto provati. Dopo gli storici presentatori locali della festa (Mandracchia, Lentini, Scarpitta, Matalone i più presenti) seguiti da sporadici esperienze di giornalisti e speaker radio e tv prestati al palco, Piazza per simpatia e competenza era riuscito a ritagliarsi un suo spazio, diventando un preciso punto di riferimento per gli appassionati. Dopo gli anni bui dell’emergenza sanitaria, era convinto che ci si sarebbe ricordati del suo ruolo e della sua preparazione. Ma non è stato così. Ed oggi si sfoga: “Ma finisce qui – ci dice – avevo bisogno di dire queste cose per superare qualche momento di amarezza e stare meglio. Sarò spettatore attento e appassionato della festa – conclude – che sia un bel Carnevale”.