CARNEVALE: DALLA REGIONE PESSIME NOTIZIE, IN FORSE PURE I 99 MILA EURO
La riunione con il direttore generale dell’Assessorato al Turismo ha confermato ciò che aveva già annunciato il dirigente Nuccio Catagnano.
La riunione terminata intorno alle 15 di oggi ha rappresentato la dura realtà delle ristrettezze finanziarie. La manovra finanziaria di Monti è stato l’esempio lampante. La Regione non naviga in acque diverse da quelle nazionali. Questo il risultato della riunione a cui hanno partecipato il dirigente Nuccio Catagnano, l’assessore comunale Michele Ferrara. Hanno incontrato il direttore generale dell’Assessorato regionale al Turismo, Marco Salerno. Questo il quadro prospettato.
La posta complessiva inserita in bilancio è di € 496 mila euro, contro i 626 mila euro dell’anno scorso, e serve per il contributo alle manifestazioni del carnevale di Sciacca, Acireale, Termini Imerese e altri, oltre alla festa del Mandorlo in fiore. Ma questa cifra deve essere approvata insieme al bilancio della Regione. Potrebbe anche subire un ribasso. Se questa cifra dovesse essere confermata, al carnevale di Sciacca andrà un contributo di € 99.200,00 che rispetto all’anno scorso è di 24.800 euro in meno.
Ma c’è il serio rischio che il bilancio della Regione non possa essere approvato entro il 31 dicembre 2011, ma con l’inizio del nuovo anno. In tal caso, Sciacca potrebbe contare solo su 16.533 euro, cioè i due dodicesimi. In questo caso, il Comune non potrebbe neanche anticipare la somma mancante al contributo definitivo.
Questa è la realtà dei fatti, e ogni altro discorso è solo perdita di tempo, se non demagogico. Molto probabilmente, è arrivato il momento di comprendere bene la realtà dell’Italia, delle regioni, dei comuni. La manovra tutta lacrime e sangue di Monti è stata necessaria, altrimenti si rischiava di non poter pagare gli stipendi pubblici e le pensioni. Alla Regione Sicilia è la stessa cosa. Forse è il tempo di comprendere che uno stile di vita condotto fino ad oggi non è più possibile replicarlo.
Allora, diventa necessario mettere in campo soluzioni alternative, nelle quali il portafoglio pubblico ha un ruolo assai marginale. E con la crisi spaventosa che colpisce l’Italia, ma anche altre zone europee, anche il privato deve fare i conti con le difficoltà oggettive.
Le riunioni che si sono susseguite in questi ultimi giorni hanno lasciato intravedere spiragli positivi. Nuccio catagnano aveva, in verità, detto le cose nella loro durezza e realtà. Lo sforzo dei carristi, degli operatori del carnevale è stato lodevole, ma la realtà di oggi riesce a sovrastare anche sulle buone intenzioni.