Carnevale a maggio. A S.Maria capannone dove costruire i carri

SCIACCA. Nessuna novità rispetto alle voci circolate nelle scorse settimane. Il Carnevale di Sciacca edizione 2023 non si farà a febbraio nei giorni tradizionali del calendario ma in primavera, quasi certamente nelle due settimane successive al week end del primo maggio.

Come era facile immaginare visti i tempi ridottissimi, dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, la popolare manifestazione slitta ancora e verrà proposta in un’edizione quasi estiva, da utilizzare come evento di attrazione turistica destagionalizzata.

E’ indubbio che i due anni di stop hanno “arrugginito” le maestranze e ridotto il tradizionale entusiasmo e la passione storica, anche se a questo si deve aggiungere la lievitazione delle spese, l’aumento delle materie prime, l’incertezza su futuro dopo la tragedia del 2020, quando durante la prima giornata di sfilate di carri allegorici un bambino di 8 anni è morto sotto uno dei trattori che trainavano le opere in cartapesta.

Molte associazioni culturali impegnate nella costruzione dei carri nel corso di un paio di riunioni con il Comune hanno fatto sapere che al momento non se la sentono di tornare al lavoro. Ma l’amministrazione comunale insediatasi lo scorso giugno non intende cancellare una storica tradizione, a rinvio confermato si sta lavorando per mettere a disposizione dei carristi un luogo adeguato dove costruire le opere in cartapesta. E’ stato individuato in località Santa Maria un grande capannone di un’azienda non più operativa e ci sono già state interlocuzioni per un affitto annuale attivando un rapporto diretto con le associazioni.

L’organizzazione sarà affidata ad un privato, il Comune sta lavorando ad un nuovo bando per l’affidamento dopo la rescissione del precedente contratto con la “Futuris” che aveva organizzato l’edizione 2020 sospesa e che avrebbe dovuto organizzare quella del 2021, che non si è svolta.

Giuseppe Recca