CARCERI: A SCIACCA LA FIGURA DEL GARANTE DEI DIRITTI DETENUTI
Nel denunciare nel corso di un convegno lo stato delle carceri italiane, la mancata applicazione delle leggi sulle pene alternative e il fallimento degli assistenti sociali, il saccense Antonello Nicosia, direttore del Centro Studi Pedagogicamente, ha riferito di avere incontrato il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola per l’istituzione del Garante dei Diritti dei Detenuti, figura importante che si posizionerà al centro tra le problematiche quotidiane dei detenuti e la mancanza di risorse e il sovraffollamento.
In occasione del primo convegno sul sovraffollamento delle carceri e il riconoscimento dei diritti umani svoltosi a Palermo presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi, organizzato dall’ANFI (Associazione Nazionale Familiaristi Italiani) e coordinato dalla neo consulente della legalità per il Comune di Palermo l’avv. Sonia Spallitta.
La presenza di tutte le categorie direttamente interessate fa emergere la consapevolezza dell’urgenza della problematica e la necessità di un intervento sinergico in cui ciascuno assuma le proprie responsabilità. Se da una parte l’appello formulato dalla dott.ssa Gamberini, Giudice del Riesame del Tribunale di Palermo, invita i magistrati a rendersi, operatori attenti del sistema ordinamentale utilizzando adeguatamente le misure cautelari, dall’ altra le testimonianze accorate della dott.ssa Rita Barbera direttore della Casa Circondariale Ucciardone di Palermo e del dott. Mazzamuto Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Messina e del Dott. Antonello Nicosia focalizzano l’attenzione dentro le carceri in cui la drammaticità della disumanità delle condizioni socio-igienico-sanitarie va scalfita da un intervento immediato e diretto a recuperare la dignità della vita quotidiana dentro le strutture stesse orientando con l’educazione e la formazione la costruzione di un percorso di vita alternativo.
La condizione di detenuto non coincide solo con la privazione della libertà ma si connota spesso di uno spiccato senso di solitudine,isolamento e rischio di alienazione pertanto è fondamentale il supporto ad essi fornito e sia gli avvocati sono chiamati a farsi mediatori d’interazione tra giustizia e imputati sia la politica non può rimanere inerte, non può più né strumentalizzare né far finta di non vedere i suicidi nelle carceri o le continue violazioni dei diritti denunciate dalla sentenza Torregiani.
Il prossimo incontro si svolgerà a Sciacca nel mese di Giugno.