CARCERATI PER VIOLENZA A CONNAZIONALE. IL GIUDICE ANNULLA PROVVEDIMENTO

Dragomir Vasilee Pislariu Alin erano stati arrestati lo scorso marzo. Avrebbero tentato di violentare la 19enne Ursea Andrea. Ma la vittima reclamizzava le proprie prestazioni sessuali su siti internet

Il Gip presso il Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha revocato la misura cautelare in carcere disposta con provvedimento del Gip di Sciacca Roberta Nodari il 23 marzo scorso rimettendo in libertà i due indagati, Dragomir Vasile (assistito dall’Avv. Alberto Di Carlo del foro di Palermo) e Pislariu Alin (assistito dall’Avv. Antonino Augello del Foro di Sciacca).

Secondo l’accusa, domenica 20 marzo scorso i due soggetti avrebbero tentato di violentare la connazionale di anni 19, Ursea Andrea, nei pressi della fermata bus della fondovalle Palermo- Sciacca situata in zona Gulfa, territorio di Sambuca di Sicilia. Nessuno avrebbe visto nulla.

La ragazza raccontava ai carabinieri che i due indagati, con l’intento di costringerla a prostituirsi e consegnare loro i relativi guadagni, l’avrebbero picchiata ed avrebbero tentato di violentarla.

I due indagati venivano tratti in arresto il 20 marzo ed il 23 marzo veniva loro applicata la misura cautelare in carcere. Gli indagati hanno sempre negato gli addebiti e fornito un’univoca versione dei fatti che non veniva creduta dall’autorità giudiziaria procedente.

La ragazza, invece, veniva accolta presso la Casa Azalea di Santa Margherita, dalla quale pochi giorni dopo si allontanava, facendo perdere le sue tracce.

L’avvocato di Carlo, difensore di Dragomir Vasile, presentava quindi richiesta di incidente probatorio finalizzato all’esame della persona offesa. Il Gip fissava l’udienza del 19 luglio scorso per l’espletamento della prova. All’udienza del 19 luglio il Gip presso il Trib Sciacca Antonino Cucinella, rilevato che la persona offesa era assente e che vi era agli atti un verbale di vane ricerche, disponeva un rinvio al 9 agosto per consentire ulteriori ricerche.

Gli avvocati Augello e Di Carlo, nell’interesse dei rispettivi assistiti, hanno immediatamente presentato una istanza di revoca della misura cautelare sulla scorta della irreperibilità della persona offesa e delle risultanze di indagini diffensive che hanno dimostrato che la presunta vittima fosse in realtà una escort presente in numerosi siti internet nei quali reclamizzava il proprio corpo, utilizzando come contatti telefonici proprio i numeri di cellulare consegnati agli inquirenti ed alla Casa Azalea per poter essere rintracciata.

Il Gip Cucinella ha accolto le richiesta difensive disponendo la revoca della misura cautelare. Gli indagati sono stati rimessi in libertà.

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