CANONI DEPURAZIONE 2012: “IL COMUNE RESTITUISCA I SOLDI”. PER IL SINDACO ERANO DA PAGARE (video)

In merito agli avvisi di pagamento per il canone di depurazione anno 2012 inviati dal Comune di Sciacca a tutta la cittadinanza, l’Amministrazione è stata smentita dalla sentenza del giudice di Pace, Maria Lauricella,  che ha dichiarato illegittimi 22 degli avvisi di pagamento del canone di depurazione per l’anno 2012, emessi ed inviati dal Comune di Sciacca a tutti i cittadini di Sciacca, utenti nel nostro territorio del servizio idrico. Il giudice ha accolto le richieste avanzate dall’avvocato Stefano Scaduto, difensore dei ventidue saccensi che avevano presentato ricorso, annullando gli avvisi di pagamento e condannando il Comune di Sciacca al pagamento delle spese legali.

Oggi, intervengono i consiglieri Carmela Santangelo,Salvatore Monte, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Giuseppe Milioti e Calogero Bono e si chiedono come mai “si è dovuto attendere la sentenza n.30/2019 emessa dal Giudice di Pace per confermare ciò che era già stato in precedenza sottolineato dall’associazione “Centro Studi De Gasperi” e dalle stesse forze di opposizione al Sindaco Valenti, oltre che dall’Associazione l’AltraSciacca”.

L’illegittimità degli avvisi di pagamento del canone di depurazione “erano stati comunicati allo stesso sindaco avvocato. Valenti con il deposito presso il Comune di Sciacca di documenti di studio contenenti precise osservazioni in merito. Perchè prima di emettere degli avvisi di pagamento non ci si è accertati sulla loro legittimità al fine di non sperperare denaro (costi di ufficio per il Comune, etc) e gravare ulteriormente la situazione economica dei cittadini?”, è il punto di domanda dei consiglieri comunali, evidenziando che “forse tutto ciò potrebbe avere un “tornaconto” quale giovare sulla buona fede del cittadino che agisce come un buon padre di famiglia e si adopera ad effettuare prontamente il pagamento al fine di non incorrere ad eventuali sanzioni incurante della legittimità o meno del pagamento”. Per i consiglieri comunali Carmela Santangelo,Salvatore Monte, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Giuseppe Milioti e Calogero Bono “ci sono strumenti e mezzi più efficaci e trasparenti per fare cassa”.

Aggiungono anche, in relazione agli avvisi di accertamento IMU 2012 “che tale avventatezza del Comune di Sciacca non si replichi per non indurre i professionisti “poco seri” a presentare nuovamente ricorso”.

L’interrogazione avanzata all’Amministrazione da parte dei consiglieri comunali mira a capire ” se questa Amministrazione intende comunicare a coloro i quali hanno effettuato il pagamento illegittimo del canone di depurazione 2012 e che non hanno presentato alcun ricorso il modus operandi circa la loro posizione creditoria verso il Comune di Sciacca”.

Eppure, sulla questione dei canoni di depurazione, il sindaco Francesca Valenti aveva rilasciato una dichiarazione all’emittente RMK con la quale rimarcava la legittimità dell’azione intrapresa dal Comune, cioè quella di far pagare i contribuenti. Una risposta indirizzata all’avvocato Stefano Scaduto che ha assistito 22 contribuenti davanti al Giudice di Pace, ma anche all’AltraSciacca.

Il giudice di Pace ha dunque ritenuto che la tariffa della depurazione è un corrispettivo contrattuale, che è dovuto solo se l’ente che lo richiede dimostri di avere effettuato la prestazione della depurazione. Nel caso specifico, il giudice ha riconosciuto che il Comune di Sciacca non ha dato prova di avere effettuato il servizio di depurazione nell’anno 2012, che solo in data 8 novembre dello stesso anno è stato collaudato l’impianto di depurazione. In ogni caso, per la sentenza, il Comune di Sciacca non ha dato prova che lo stesso avrebbe potuto gestire il servizio di depurazione separatamente dalla gestione degli altri servizi idrici nel nostro territorio.

Il Giudice di Pace ha inoltre ritenuto che gli avvisi di pagamento in questione sono illegittimi perché privi del documento informativo esterno, (che sarebbe stato fornito da Girgenti acque al Comune ma non allegato agli avvisi di pagamento) sulla cui base sarebbero stati calcolati gli importi richiesti per il canone di depurazione.

Filippo Cardinale

ECCO L’INTERVISTA DEL SINDACO RILASCIATA A RMK CON CUI RITENEVA LEGITTIMO IL PAGAMENTO DEI CANONI. Una dichiarazione, poi, smentita dalla sentenza del giudice di pace.