CANICATTI’, MAFIA: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 14 MLN DI EURO A CALOGERO FERRO

Beni per un valore complessivo di oltre 14 milioni di euro riconducibili al presunto boss Calogero Ferro, 58 anni, accusato di essere esponente di spicco del clan mafioso di Canicatti’ sono stati sequestrati dal Gico della Guardia di finanza di Caltanissetta. Ferro, condannato nel ’93 a cinque anni di reclusione per associazione mafiosa, e’ figlio di Antonio Ferro, indicato come il capo di Cosa nostra in Provincia di Agrigento negli anni ’70.

La sentenza del Tribunale di Agrigento è stata poi confermata nei due successivi gradi di giudizio.  Il sequestro e’ stato disposto dal Tribunale di Agrigento su proposta della Dda di Palermo.

Ferro ospitò nell’azienda agricola di famiglia summit mafiosi, uno dei quali riunì  45 boss del calibro di Bernardo Provenzano, Salvatore Riina, Bernardo Brusca e Giuseppe Di Cristina. Nella stessa masseria, si riunì  la ‘cupola’ mafiosa per l’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo, ucciso il 20 agosto del 1977 a Ficuzza (Palermo).

Il patrimonio sequestrato, che fa capo anche a familiari di Calogero Ferro, è risultato spoporzionato rispetto alle disponibilità economiche dichiarate. Il sequestro ha riguardato 2 aziende, 269 ettari di terreni tra Butera (Caltanissetta) e Canicatti’, 2 fabbricati, 4 autoveicoli, 4 macchine agricole, 7 rapporti bancari.

 

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