Campa cavallo che l’erba cresce: le 19 famiglie evacuate di via Lido 80 devono attendere ancora mesi

SCIACCA- L’errore dell’amministrazione comunale di “girare” la progettazione al Genio Civile di Agrigento immaginando di accelerare i tempi è stato disastroso per le 19 famiglie. Quelle fatte evacuare l’11 novembre scorso dopo che il nubifragio aveva fatto crollare il muro di sostegno a valle di un tratto di costone tra la via Allende e la via Lido. Un muro di sostegno di pochi metri che si è adagiato sul lato nord ovest del palazzo che ospita le 19 famiglie ma che, fortunatamente, non ha compromesso la stabilità del medesimo edificio.

Da allora, le 19 famiglie vivono tra mille disagi, chi ospite di familiari chi trasferitosi in campagna in case non adatte al periodo invernale. Il  Dipartimento regionale tecnico, nel quale è incardinato il Genio civile, ha stanziato 500 mila euro per la messa in sicurezza del tratto del costone soggetto a frana. Ma aveva decretato il Comune soggetto beneficiario e attuatore. Quindi, il Genio Civile di Agrigento non aveva autorizzazione per procedere. Ma il Comune passò la “palla” al Genio Civile il quale, con una lettera indirizzata al Comune, scrisse chiaramente che la procedura non era possibile e che bisognava rimodulare il decreto di finanziamento.

L’amministrazione disse che non era in grado di affrontare la progettazione per mancanza dell’organico dell’Ufficio tecnico comunale. Strano per una vicenda di assoluta emergenza. La conseguenza è che le 19 famiglie sono ancora sfollate e non si comprende perché non possano fare ritorno a casa considerato che il palazzo non ha avuto risentimenti di staticità o strutturali.

Tra mille disagi, ieri le 19 famiglie sono tornate a riunirsi per rappresentare i loro disagi, le loro spese. Ma il tempo scorre e ancora passeranno dei mesi. Il progetto, una volta regolarizzato il passaggio di soggetto attuatore al Genio Civile di Agrigento, deve essere elaborat6o, approvarlo, per passare al bando per espletare la gara, procedere alle verifiche necessarie sull’impresa che si aggiudicherà
l’intervento. Insomma, non prima di luglio prossimo.
Le famiglie, ufficialmente, potranno far ritorno nelle loro case non appena sarà allestita la paratia per mettere in sicurezza il costone.

Filippo Cardinale