CAMMINAMENTO MURA DI VEGA, OTTIMO PANORAMA PER “APPREZZARE” IL DEGRADO E LA SPORCIZIA

Nuovo reportage dell’associazione l’AltraSciacca. Nuovo “relativamente”, visto che ritorna sull’argomento dopo un pò di tempo.

Sotto i riflettori c’è “il camminamento della ronda sulle mura, sita nel quartiere di San Michele in prossimità dei locali che ospitano il mattatoio comunale”.Oggi il tutto si arricchisce con un reportge che mette alla luce la stessa identica situazione di degrado, se non più grave.

Il tratto murario fotografato è relativo al camminamento della ronda pertinente il Bastione “San Calogero” che guarda il Monte Kronio, la costa est di Sciacca , le montagne e la Piana a nord-ovest di Sciacca. Le mura attuali della Città di Sciacca sono il frutto della fortificazione della preesistente cinta risalente al 1335-36. Tale fortificazione fu, per ordine nel 1543 di Carlo V , messa in opera prima dal vicerè Gonzaga e poi dal Vicerè De Vega terminandole nel 1554-55. Il restauro è avvenuto all’inizio degli anni 90 e prevedeva non solo l’iter di recupero e conservativo delle mura, ma sopratutto la fruizione da parte dei cittadini, ammirandone le caratteristiche difensive e recuperando la memoria del progetto iniziale delle mura.

I cittadini avrebbero così potuto percepire le stesse sensazioni delle sentinelle che erano a guardia della difesa e come vedette potevano allertare con il fuoco l’avvistamento delle incursioni da mare e da terra. L’altezza delle mura è tale che l’occhio ha una visione panoramica non intralciata da disturbi frapposti di natura geografica o antropica. Quindi il camminamento restaurato e munito di scale , pianerottoli e passerelle poteva avere una fruizione sopratutto turistica a beneficio economico culturale per la Città di Sciacca.

Come si evince dal reportage, “oggi si può avvistare è solamente una situazione di sporcizia e degrado. Nell’area esterna alle mura vi è una discarica di materiali inerti, mentre in quella interna vi è un’invasione di erbacce e la presenza rifiuti di ogni genere, pericolosi e lesivi per i visitatori (ferri arrugginiti, bottiglie rotte, etc etc.) Per quanto riguarda invece l’intervento di restauro, poco rimane di esso. E’ stato distrutto l’impianto d’illuminazione con conseguente esposizione a corrente elettrica da parte dei visitatori Tutte le parti metalliche delle scale, passerelle e pianerottoli sono arrugginite con cedimenti della passamaneria e delle protezioni laterali. Le scale, come le passerelle, sono prive della pavimentazione lignea per la salita ed il camminamento”.

“Un luogo che doveva essere una delle tante attrazioni della nostra città e che invece oggi è completamente dimenticato. Chiediamo innanzitutto all’amministrazione l’interdizione del luogo con recinzione per prevenire incidenti con infortuni o peggio e ci auguriamo che la Soprintendenza possa adoperarsi per il recupero approntando un progetto di riqualificazione e ricorrendo ai possibili finanziamenti di diversa natura. Un bene monumentale di tale valenza storica non può essere sottratto ai cittadini e ai turisti”.

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