Cambia la geografia politica dell’opposizione, nasce il gruppo Forza Italia, si assottiglia Lista Messina
SCIACCA- All’interno della folta opposizione, che conta 17 consiglieri comunali contro i 7 della coalizione del sindaco Fabio Termine, cambia le geografia politica. La novità è che nasce il gruppo Forza Italia, partito che non ha partecipato alle elezioni amministrative scorse. Se da un lato la nascita del gruppo consiliare Forza Italia comporta l’adesione di tre consiglieri comunali, dall’altro crea contraccolpi negli altri gruppi.
L’adesione di Clelia Catanzaro a Forza Italia assottiglia il gruppo Lista Messina da tre a due consiglieri (Ignazio Bivona e Raimondo Brucculeri). Ignazio Messina, dunque, vede una perdita di rappresentanza consiliare.
Si assottiglia anche il gruppo Misto dal quale Alessandro Grassadonio e Isidoro Maniscalco approdano in Forza Italia. Dunque, oggi il quadro politico dell’opposizione è il seguente:
LISTA MESSINA: Ignazio Bivona e Raimondo Brucculeri (-1)
GRUPPO MISTO: perde Isidoro Maniscalco e Alessandro Grassadonio (-2). Ma è in arrivo nelle prossime ore un consigliere comunale che lascia il gruppo dove attualmente milita.
FORZA ITALIA: nasce il gruppo consiliare con tre consiglieri (Clelia Catanzaro, Isidoro Maniscalco e Alessandro Grassadonio (+3)
D.C. Ancora per poche ore conta su 6 consiglieri comunali che si ridurranno a cinque in quanto un consigliere comunale ha le valigie pronte per approdare nel gruppo misto (probabilmente in modo transitorio).
Nell’opposizione rimane aperta la questione della Presidenza del Consiglio comunale specie dopo la sentenza del Cga sul ricorso riguardante i risultati delle urne. Messina è stato eletto Presidente del civico consesso come amalgama della coalizione in attesa della sentenza. C’è chi scalpita per rimettere in gioco la carica più alta dell’aula consiliare.
In casa coalizione Termine si rimane in attesa di una verifica di “maggioranza”. Alessandro Curreri scalpita per fare l’assessore. M5S non è rappresentato in giunta e l’indennità di assessore fa comodo. Rimane la questione di Giuseppe Ambrogio, ma il paladino della Perriera è indomabile. E’ più denso della nebbia in Val Padana. Molto probabilmente, vedremo prossimamente un rimpasto in giunta. Sulle orme della Valenti. Del resto, con il centrosinistra (ma di centro nella coalizione di Termine non c’è nemmeno l’ombra) è così. Basta ricordare le dimissioni del sindaco Vito Bono a metà mandato. Poi il cambio record degli assessori sotto l’egida della Valenti.
Filippo Cardinale