Calcio, l’Akragas vuole calciatori a tempo pieno e Cipolla scende di categoria e finisce a Sciacca
L’esperto difensore-lavoratore costretto a lasciare dopo 5 anni i biancoazzurri che per motivi organizzativi non accettano quest’anno in serie D calciatori che fanno altri lavori
SCIACCA. Alfonso Cipolla, 33enne calciatore agrigentino, da cinque anni capitano e bandiera dell’ Akragas calcio, approda all’Unitas Sciacca.
La società biancazzurra nei giorni scorsi non aveva riconfermato il proprio leader, creando non pochi malumori tra i tifosi. Sul calciatore si è tuffato l’Unitas Sciacca, che in pochi minuti avrebbe raggiunto l’accordo e regalato al riconfermato Galfano un giocatore di esperienza da affiancare agli altri veterani Concialdi, Iraci, Di Mercurio, Caronia.
La società del presidente Deni nelle settimane scorse ha affidato la squadra agrigentina oggi in serie D all’ex allenatore neroverde Lillo Bonfatto. In verità avrebbe voluto proseguire il rapporto con il calciatore tanto amato dai tifosi, ma ha deciso di privarsene per “motivi organizzativi”. Cipolla per i suoi impegni di lavoro non poteva essere a tempo pieno con la squadra e il nuovo management quest’anno non accetta giocatori che sono sotto contratto con aziende di qualsiasi genere e che svolgono altri tipi di lavoro. “La società – è stato scritto in una nota – pretende che ogni tesserato svolga assiduamente il lavoro per l’ Akragas”.
Cipolla lavora in una cooperativa che svolge servizi di assistenza sociale e per i dirigenti neroverdi questo non sarebbe un ostacolo con l’organizzazione tecnica della squadra affidata ancora ad Angelo Galfano. Il difensore centrale ha sempre giocato nelle squadre agrigentine, tranne una stagione in Eccellenza a Mazara nel 2018. Con l’Akragas nel 2022/2023 ha ottenuto la promozione in serie D.