Caccia gli assessori e viene sfiduciato dalla sua stessa maggioranza

A Villafranca Sicula tutti contro il sindaco Gaetano Bruccoleri. Le accuse: “Ha fatto un colpo di mano degno di una dittatura”

VILLAFRANCA SICULA. Clima politico agitato nel piccolo centro dell’entroterra riberese. Con un provvedimento firmato l’ultimo giorno dell’anno il sindaco Gaetano Bruccoleri ha azzerato la giunta mandando a casa gli assessori designati nel luglio del 2022 all’atto della sua elezione, tutti a loro volta candidati ed eletti in consiglio comunale, carica dalla quale si sono dovuti dimettere.

I quattro componenti nel luglio del 2022 erano stati eletti in consiglio comunale e si erano dimessi. La revoca ha riguardato Nicolò Cascioferro, Valeria Augello, Tommaso Smeraldi e Vincenzo Venezia. Ed è dalla stessa maggioranza che lo ha sostenuto che arrivano le prime forti critiche all’indirizzo di Bruccoleri. Nelle scorse ore cinque consiglieri della sua parte politica hanno presentato un atto di sfiducia nei suoi confronti. A firmarlo i consiglieri Enza Mauceri, Federica Triolo, Vincenzo Venezia, Federico Maniscalco e Tiziana Massaro.

“Non potevamo restare indifferenti – scrivono – dopo l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti di questo gruppo di maggioranza che ha appreso dai giornali l’azzeramento della giunta comunale.
Cosa potrebbe essere questo se non un atto di sfida nei confronti del consiglio, eletto democraticamente con il voto libero di cittadini liberi ?”
L’iniziativa del sindaco viene definita come un “colpo di mano degno di una dittatura”. “La nostra mozione di sfiducia è un atto doveroso e dovuto – aggiungono – conseguenza naturale di un dialogo ormai interrotto da mesi che, nonostante i nostri sforzi perpetrati nel tempo per far si che il nostro percorso insieme continuasse in armonia, per nulla ha scalfito la linea tortuosa che stava percorrendo il sindaco. Abbiamo iniziato insieme una campagna elettorale pulita e avventurosa e abbiamo portato avanti il nostro mandato con orgoglio, con la schiena dritta senza scendere a compromessi con nessuno. È chiaro che per tutti, anche per noi proponenti, potrebbe sembrare una sconfitta politica l’essere arrivati con sofferenza a questa difficile scelta. Ma da cittadini, uomini e donne prestati alla politica, ci interessa maggiormente salvaguardare la nostra dignità e integrità morale dinanzi ai tanti che ci hanno onorati della loro fiducia; fiducia che non riversiamo nei confronti del sindaco”.