CABINA ENEL PALAZZO AZZARA: OGGI RIUNIONE IN COMUNE. LA SOCIETA’ VUOLE COLLOCARLA IN PIAZZETTA LAZZARINI. NIET DELL’AMMINISTRAZIONE

Oggi la quarta riunione, ma l’Enel non ha più il coltello dalla parte del manico. Deve dare seguito al provvedimento giudiziario

Lotta contro il tempo. Il Tribunale di Sciacca ha dato il termine ultimo: il 6 novembre se l’Enel non avrà disattivata la cabina elettrica di trasformazione posta all’interno del palazzo Azzara, saranno le forze dell’ordine a provvedere.

Stamattina, l’assessore ai Servizi a rete, Gaetano Cognata, ha convocato una riunione a palazzo di città con i dirigenti Enel, i dirigenti comunali al Patrimonio e all’Urbanistica.

E’ la quarta riunione che si svolge per trovare un punto di intesa. Ma stavolta, l’Enel non è in grado di “dettare” legge o le proprie soluzioni che non vanno bene all’Amministrazione comunale che, in questo caso, assume un ruolo di mediatore, senza avere responsabilità alcuna sulla vicenda.

Nelle scorse riunioni, il Comune aveva messo a disposizione alcuni siti, quali piazza Mariano Rossi, gli ex uffici tributi di via Licata. All’Enel non vanno bene e aveva la società eletytrica aveva proposto di installarla in piazzetta Lazzarini. Il Comune ha detto no per evidenti motivi.

Stamattina,dunque, l’ennesima riunione per trovare una soluzione. La cabina elettrica di trasformazione attualmente collocata nell’androne del palazzo Azzare in piazza Invegese, e che tanti problemi ha arrecato ai comndomini, serve 500 utenze.

Stamattina, la riunione assumerà un tono diverso: c’è lo “sfratto” forzato notificato dall’ufficiale giudiziario (che segue una sentenza che dà ragione ai condomini del palazzo Azzara, assistiti dagli avvocati Serafino Mazzotta e Carmelo Brunetto) con un termine ultimo del 6 novembre. Se per quella data l’Enel non avrà disattivata la cabina, ci penseranno le forze dell’ordine.

Come è noto, la potente cabina elettrica ebbe un serio guasto, provocando fiammate che danneggiarono diversi appartamenti dei condomini, e creando forte apprensione e tandi disagi agli stessi condomini. Poi la vicenda si trasferì nelle aule giudiziarie con l’esitoa favore dei condomini.

Oggi,l’Enel non ha più alternative. Deve provvedere senza se e senza ma.

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