Bufera sull’assessore regionale Nuccia Albano, Report rivela: «Suo padre fu condannato per mafia»
Un blitz di ‘Report’ a un evento pubblico fa scoppiare un caso nella giunta regionale siciliana. Nuccia Albano, che guida l’assessorato alla Famiglia e alle politiche sociali, è figlia del defunto capomafia di Borgetto, Domenico. La deputata regionale della Democrazia cristiana ed esponente del partito di Totò Cuffaro in Giunta, ha detto che non rinnega la storia di suo padre ma che questa non ha avuto nessuna refluenza su di sé e sulla sua famiglia.
Ismaele La Vardera di Sud Chiama Nord ha chiesto a Nuccia Albano di chiarire quanto prima e a prendere le distanze dalla mafia e soprattutto da suo padre. Ed ha invitato il presidente Schifani a dire a tutti i cittadini siciliani cosa pensa di questa storia. Il segretario regionale Pd Anthony Barbagallo chiede adesso a Schifani di rimuovere Albano, mentre il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro, invita Schifani a “valutare” il mantenimento dell’assessore nella squadra di governo.
Albano ha poi diffuso una nota che precisa il senso delle prime dichiarazioni a ‘Report’: “Lo ribadisco con il cuore di una figlia che non è cresciuta con il proprio papà, non lo rinnego come padre, e non vedo come una figlia potrebbe rinnegarlo, ma la mia scelta di vita ha sempre preso le distanze dal fenomeno della mafia. Solo perché presa dalla concitazione per l’agguato, tesomi dalla giornalista di ‘Report’, ho detto che non rinnego la storia di mio padre, ma è chiaro che volevo dire che non rinnego mio padre. Ho sempre lavorato all’insegna della giustizia e della trasparenza, valori che ho trasmesso ai miei figli e ai miei nipoti”. Vicinanza ad Albano viene espressa invece dal capogruppo Dc all’Ars Carmelo Pace.