BRETELLA BORDEA CHIUSA: “LA COLPA E’ DEL SINDACO. LA SMETTA DI DICHIARARE GUERRA ALL’ANAS”

Sulla ormai telenovela dell’apertura dei sette metri di bretella per accedere in contrada Bordea direttamente (a senso unico) dalla SS115, oggi interviene il centrodestra per far luce sull’iter ancora non concluso.

“Le ultime dichiarazioni relative alla apertura della bretella di Contrada Bordea sono un esempio lampante di comicità”, scrive il centrodestra evidenziando che che “in primis, il lavoro relativo alla bretella è di esclusiva competenza del Comune di Sciacca. L’area del terreno è comunale cosi come comunale il progetto approvato. Tanto è vero che l’intera progettualità è del Comune di Sciacca che, qualche mese fa, l’Amministrazione ha approvato gli atti di contabilità finale”.

Il RUP è l’ingegnere Onofrio Tulone. L’Anas si era limitata, nel maggio del 2015, ad esprimere il proprio parere relativamente all’apertura della bretella che conduce in proprietà comunale. “Il parere Anas del maggio 2015- spiega il centrodestra, non faceva alcun riferimento alle famose “bretelle laterali” ma si limitava esclusivamente all’apertura della bretella di Contrada Bordea”.

L’intervento con il privato aveva come primo obiettivo quello di dare un ingresso più agevole all’intera contrada dove insistono, oltre ad attività commerciali, anche innumerevoli attività ricettive”.

A richiedere celerità nell’intervento furono i componenti del Comitato Bordea. Il centrodestra invita il sindaco “almeno per una volta, ad intrattenere rapporti non belligeranti con l’Anas evitando di attribuirgli responsabilità che non ha”.

In estate inoltrata fu inaugurata un’importante attività commerciale, Expert, che insite in quella zona. “L’’allora assessore Alongi dichiarò, tagliando il nastro – ricorda il centrodestra- che, il giorno dopo, la giunta comunale si sarebbe riunita per deliberare l’apertura delle bretella. Campa cavallo che l’erba cresce. In quelle ore altro che bretella! Il Sindaco stava organizzando l’azzeramento dei suoi assessori. In conclusione invitiamo l’ultimo baluardo della Valenti in consiglio Comunale ad evitare una nuova controreplica, la difesa d’ufficio non serve più”.